La terra continua a tremare in Emila. E la preoccupazione dei cittadini resta molto alta. Stamani l'ultima scossa sismica, registrata alle 8.51 con magnitudo 3,7. Le località più vicine all’epicentro sono San Felice sul Panaro, Finale Emilia e Medolla. Ieri sera dalle 21 a mezzanotte sono stati avvertiti una decina di scosse di assestamento, con un’intensità variabile tra i 2,2 e i 2,4.
Duemila persone ancora in tenda
Sono circa duemila le persone sfollate per il terremoto che si trovano ancora nei campi attrezzati della Protezione civile a Finale Emilia (Modena). "Oltre a quelli ospitati nelle tende - ha detto il capo della Protezione civile Arturo Gherardi - in molti stanno dormendo in macchina vicino alle proprie abitazioni. Chi può deve rientrare in casa". Per poter informare la popolazione, la protezione civile nel pomeriggio passerà per le strade della cittadina con un altoparlante. Intanto vanno avanti le verifiche di stabilità degli edifici.
Protezione civile a lavoro
La macchina della Protezione civile continua la sua marcia contro i disagi del terremoto in Emilia, pronta ad assistere quasi 6.000 persone. A dirlo è il direttore della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, Demetrio Egidi: "Le scosse creano disagio e ansietà e così chi era appena rientrato a casa perché agibile, esce di nuovo per paura".
A Finale Emilia riaprono le fabbriche
Lentamente una delle zone più colpite dal sisma cerca di tornare alla normalità, anche se è difficile.
Quattro aziende riaperte, un’officina e un paio di bar con la saracinesca alzata: Finale Emilia cerca di ripartire nonostante la terra continui a tremare. "È la dimostrazione - ha detto il sindaco Fernando Ferioli - che Finale vuol ripartire da subito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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