Espulso dall'Italia un tunisino: era pronto a combattere per Allah

Ieri è stato espulso un marocchino, oggi, invece, un tunisino. Entambi sono risultati radicalizzati

Espulso dall'Italia un tunisino: era pronto a combattere per Allah

Ennesimo espulsione legata all'estremismo islamico. Ieri è toccato a un marocchino di 19 anni che inneggiava all'Isis. Oggi, invece, a essere riaccompagnato alla frontiera è un tunisino di 44 anni.

Il nordafricano, finito in carcere per reati comuni, aveva instaurato uno stretto rapporto con un detenuto iracheno arrestato in quanto leader del reclutamento di jihadisti per una cellula attiva in Siria.

Il Viminale spiega in una nota che il tunisino, dopo la sua scarcerazione, è riuscito a sottrarsi all'espulsione dopo aver fornito più volte documenti falsi.

Inoltre, una volta identificato nel Consolato tunisno di Napoli, il 44enne è riuscito a scappare eludendo la sicurezza.

L'uomo è così rimasto a piede libero in giro per l'Italia per poi essere rintracciato a Padova, da dove è stato trasferito nel Centro di Permanenza per i rimpatri di Brindisi fino alla sua espulsione, avvenuta oggi per motivi di sicurezza.

Da gennaio di quest'anno sono già 78 le espulsioni eseguite dal territorio italiano. Solo ieri è stato rimpatriato un marocchino di 19 anni. Tre giorni fa, invece, altri due nordafricani. Anche loro radicalizzati.

La polizia

tunisina ha poi da poco smantellato una rete criminale internazionale dedita al trasferimento di "terroristi" in Europa, attraverso l'utilizzo di passaporti stranieri contraffatti.

Ieri, invece, sono stati fermati nove jihadisti pronti a salpare per l'Italia su un gommone in partenza per l'Italia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica