Un'altra mania pericolosa sta spezzando la vita a migliaia di ragazzini: con una corda si "impiccano" per non fare arrivare l'ossigeno al cervello, poi riprendono tutto e lo mettono su Facebook.
Karnel, un ragazzo di 12 anni è rimasto fregato da questo gioco, dal "gioco del soffocamento". E ora la famiglia piange sul suo corpo esamine. Il ragazzo ha voluto partecipare a questo nuovo e pericoloso gioco online che consiste nel farsi mettere le mani di qualche amico intorno al collo o a legarsi con una corda per non far arrivare l'ossigeno al cervello inducendo un'euforia temporanea. Il tutto viene ripreso e poi condiviso su social network con i propri amici.
Lo scopo di questo "gioco" è di far vedere agli amici quanta forza e resistenza si ha. Ma il più delle volte tutto sfuma in tragedia. Come è successo al 12enne di Birmingham. Karnel ha riprodotto il gioco, non si sa se da solo o in compagnia, nella sua camera da letto e poi ha perso conoscenza. E' stato trovato in fin di vita dalla mamma per poi morire poco dopo in ospedale lo scorso mercoledì.
Inizialmente, le circostanze del decesso erano avvolte nel mistero e sono stati alcuni amici del ragazzino a farsi avanti e a far conoscere a famiglia e polizia la natura di questo "gioco" diventato popolare su
internet. Ora tutti gli agenti e la famiglia del povero Karnel stanno portando avanti una campagna di sensibilizzazione per fare capire ai giovani che questo non può essere un gioco: in paglio c'è la vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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