La 'profezia' di Crosetto: "Faranno di tutto per fermare Giorgia"

I sondaggi dicono che Fratelli d'Italia è il partito preferito dagli italiani ma Guido Crosetto ipotizza movimenti dietro le quinte per impedirne l'ascesa

La 'profezia' di Crosetto: "Faranno di tutto per fermare Giorgia"

Ormai da anni, Guido Crosetto ha deciso di allontanarsi dalla politica attiva. È stato tra i fondatori di Fratelli d'Italia ma preferisce dedicarsi alle attività imprenditoriali a tempo pieno, anche se non disdegna una chiacchiera politica sui temi più caldi dell'attualità, tra i quali c'è anche il rinnovo del parlamento nel 2023. Le elezioni potrebbero sancire la salita a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni come esponente del partito che, al momento, ha maggiori consensi tra gli italiani. Ma Guido Crosetto ha le idee molto chiare in merito e avanza dubbi sulla possibilità che questo possa avvenire.

"Fa paura perché è determinata, non è ricattabile, non ha fatto promesse a nessuno, è fuori dagli schemi e non si vende. È partito il tam tam per provare a screditarla: ci porterà fuori dall'euro o dalla Ue, è fascista, e amenità simili Fesserie. E poi, chi dovrebbe giudicarla? Una commissione? Un gruppo di persone? Un partito? Una loggia?", spiega Crosetto a La Nazione. Dubbi che solo pochi giorni fa erano stati avanzati anche dalla sorella della leader di Fratelli d'Italia. E nel suo ragionamento sottolinea che nel nostro Paese "c'è un sistema sclerotizzato che blocca il Paese, a guida comunista e sinistra democristiana, che dalla vittoria della Meloni si sentirebbe messo in discussione e minacciato. Non nei valori, ma nella gestione del potere".

Secondo il fondatore di FdI, indizi su quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi si trovano nell'ipotesi, finora solo giornalistica e senza riscontri nei Palazzi, di prolungare la legislatura fino a maggio 2023 per consentire le nomine all'attuale esecutivo: "Sarebbe un atto ai limiti dell'eversione democratica e di certo uno sfregio in piena regola alla sovranità popolare". Crosetto ha poi aggiunto: "Pensi al vulnus di un'autorità terza che ritardasse il più possibile le elezioni (le attuali camere scadono a marzo 2023) per fare in modo che siano un Parlamento in scadenza e un governo tecnico, da lei stessa individuato, a nominare Eni, Enel, Ferrovie, etc. In nessuna altra nazione al mondo potrebbe essere ipotizzato".

In ogni caso, lo spostamento delle elezioni per Crosetto potrebbe essere solo uno dei mezzi impiegati per bloccare l'arrivo di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi: "So che

useranno tutti gli strumenti per fermare l'ascesa di Giorgia. Il più immediato e facile sarà, come sempre è stato, la magistratura. Lo è dal 1994 e ha consegnato a questo gruppo di potere l'Italia".

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