La Fase 2 scatta lunedì 4 maggio ma non sarà poi così tanto diversa da questa Fase 1. Per cui, parafrasando il celebre detto valido a Capodanno, "fase nuova, vita nuova" mica tanto. Visto che rimangono ancora molte limitazioni sia alle famiglie, sia ai lavoratori che alle aziende. Ecco, le famiglie. Come noto – e come già spiegato diffusamente ieri con il nostro speciale di servizio #antivirus – per i nuclei familiari c'è una bella novità. Sì, perché dal 4 maggio si potrà uscire di casa non solo per motivi di salute, lavoro o necessità, ma anche per andare a fare visita ai propri famigerati e cosiddetti "congiunti". Tra i quali, peraltro, dovrebbero rientrare anche gli "affetti stabili", come i partner e forse anche gli amici. Si è pensato e tuttora si pensa che per la Fase 2 dovrebbe entrare in vigore un nuovo-ennesimo modulo di autocertificazione per motivare i propri spostamenti. Il documento dovrebbe essere caricato sul portale del ministero dell'Interno all'inizio della prossima settimana, sia in versione “stampabile” e caricabile a mano, sia in quella editabile online, più comoda.
Ecco, ora però potrebbe esserci un'importante novità anche su questo fronte. Quale? Che il Viminale decida di tenere in vigore l'attuale. Però, alt: si tratta solamente di un'indiscrezione riportata dal Corriere della Sera, che sottolinea come la decisione ufficiale a tal proposito sia attesa nelle prossime ore dai tecnici del dicastero di Luciana Lamorgese. Ciò detto, il ministero dell'Interno sembra essere più propenso a non alimentare la confusione, mantenendo così in vigore il modello attuale, varato il 26 marzo scorso. Uno dei motivi, come spiega sempre il Corsera, è il seguente: "per rispetto della privacy non devono essere indicate le generalità dei 'congiunto' dai quali si va in visita".Ed è qui che spuntano 4 regole auree che dovrebbero andare a regolare il nodo relativo alle visite permesse ai “congiunti”, sempre basandosi sul modulo di autocertificazione attualmente in vigore
- Compilare tutti gli spazi sull'identità della persona che effettua lo spostamento da casa
- Indicare l'indirizzo da cui è cominciato lo spostamento e quello di destinazione
- Riempire tutti gli spazi barrando la casella "situazione di necessità"
- Specificare, nello spazio "a questo riguardo dichiara che..." si tratta di una visita a un "congiunto" inserendo soltanto il grado di parentela ma non l'identità, proprio per i motivi di privacy di cui dicevamo.
Quello delle visite ai congiunti, comunque, è un vero proprio caso e caos, a partire da chi siano i congiunti, ovvero se vi rientrino con certezza (che tuttora manca) anche le fidanzate e i fidanzati, oltre ai familiari e parenti, come zii e cugini.
E gli amici? In teoria no, ma proprio su questo punto Pierpaolo Sileri, viceministro M5s della Salute ha dichiarato: "Anche un'amicizia è un affetto stabile. A volte chi si sposta da una città all'altra stabilisce degli affetti con degli amici che sono spesso migliori di quelli che li legano ad alcuni familiari".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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