Volano nuovamente gli stracci tra Nicola Porro e Fedez. La querelle era scoppiata dopo le violenze dei Black Bloc a Milano. Il vicedirettore del Giornale aveva criticato Fedez per le sue parole su Twitter scritte il giorno prima del "MayDay", in cui minimizzava gli atti di vandalismo del corteo degli studenti a Milano contro Expo. "Sono atti di protesta e non di vandalismo" aveva twittato il rapper, pronto a sostenere che imbrattare muri e lanciare uova contro il notaio alla finestra con la bandiera italiana non fossero forme di inciviltà.
Quando il giorno dopo Milano ardeva sotto i colpi dei Black Bloc, Porro aveva invitato Fedez a fare un passo indietro e a chiedere scusa. Netta la replica del cantante, che respinse al mittente la richiesta di scuse. Il conduttore di Virus invocava allora per il rapper la "mamma di Baltimora", la signora che era andata a riprendere a suon di schiaffi il figlio che si era avventurato in un corteo violento di protesta.
Una querelle che aveva tenuto banco per giorni, anche a causa di passati risentimenti: il rifiuto del rapper ad andare a Virus e la critica del giornalista ai testi della sua nuova canzone "eternit". Una sfida a suon di "paroliere " e "giornalaio" che oggi segna una nuova puntata. Porro rivendica sulla sua bacheca facebook "la libertà di dire che per lui ci vorrebbe la mamma di Baltimora", "la liberà di dire che imbrattare i muri di milano non è una forma di protesta ma si tratta di vandalismo", "la libertà di dire che le parole di amore di "eternit" non mi piacciono".
Un post al vetriolo giustificato da una novità: "E' per queste libertà che il signor Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, - scrive Porro - attraverso i suoi avvocati mi chiede 100 mila euro". E poi conclude convinto: "Se qualcuno dell'entourage di Fedez pensa che 100mila euro siano una minaccia sufficiente ad abdicare a queste mie, nostre, libertà si sbaglia di grosso"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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