Un'evasione di sette euro e venti centesimi. In cinque anni. Con questa accusa è stato chiuso un bar a Bresso, in provincia di Milano. Serranda abbassata per tre giorni per l'equivalente di pochi caffè e qualche brioches, al "Tre Portici" di Bresso. I due proprietari, Dino Tucci di 64 anni e suo figlio Massimiliano di 32, si sono visti chiudere il locale con tanto di cartello affisso in vetrina, ma hanno raccolto la solidarietà degli abitanti del paese, che in centinaia hanno espresso vicinanza.
Per protestare contro la fiscalità della Finanza, i gestori del bar hanno affisso sulla serranda una lettera di risposta indirizzata all'Agenzia delle Entrate: "Lo scopo principale è portare in cassa i soldi, ad ogni costo.
A questi signori non importa se lavoriamo 16 ore al giorno, non importa se per onorare il lavoro trascuriamo anche gli affetti familiari o se qualcuno viene un infarto per stress", scrivono i due commercianti. In poche ore, in calce al foglio che esprimeva la loro protesta, sono apparse decine di firme e dichiarazioni di solidarietà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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