Potrebbe essere un gioco erotico finito male quello alla base dell'omicidio della donna di nazionalità tunisina trovata morta da un dipendente di un albergo del centro storico di Firenze durante la mattinata dello scorso mercoledì 19 febbraio.
La macabra scoperta, avvenuta intorno alle 10 del mattino poco dopo che il suo accompagnatore aveva già lasciato la struttura, aveva fatto scattare l'allarme all'interno dell'hotel "Enza" di via San Zanobi, dove erano giunte ambulanze e forze dell'ordine.
Troppo tardi per salvare la vittima, la 55enne tunisina Aicha Shili, deceduta parecchie ore addietro, come avrebbero confermato anche i primi risultati dell'autopsia effettuata sul cadavere presso l'istituto di medicina legale dell'ospedale Careggi di Firenze.
La vittima, con trascorsi di tossicodipendenza, sarebbe stata rinvenuta nuda sopra il letto rifatto e con accanto un paio di collant: sul collo degli evidenti segni compatibili con uno strangolamento, ed è proprio nella direzione dell'omicidio che si sono indirizzate le indagini da parte degli inquirenti. La prima cosa da fare, dunque, era quella di ritrovare l'accompagnatore della straniera, vale a dire il 56enne Giuseppe Licari, che si era allontanato dall'hotel facendo perdere le proprie tracce proprio mercoledì mattina. Secondo quanto riferito dai dipendenti della struttura, la coppia si sarebbe dovuta fermare solo per una notte, quella tra lunedì e martedì, ma poi era stato lo stesso Licari, siciliano da tempo residente a Caserta ma in realtà senza fissa dimora, a raggiungere nuovamente la hall per prorogare la permanenza di un altra notte. Dopo aver pagato la differenza prevista, prima di andarsene il 56enne avrebbe anche riferito ai dipendenti di lasciare riposare la donna, ancora immersa nel sonno:"Non andate a fare la camera, la mia compagna dorme", ha detto, come riportato da "Firenze Today".
Licari è stato riconosciuto ed individuato dagli uomini dell'Arma di Pisa, e quindi trasferito per essere interrogato negli uffici della caserma del comando provinciale di Firenze di Borgo Ognissanti. "È morta lunedì notte nel sonno, io me ne sono accorto la mattina successiva", avrebbe raccontato agli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero della procura di Firenze Ester Nocera.
Le indagini sono tuttora in corso e si attendono gli esiti completi degli esami autoptici svolti sul corpo di Aicha Shili, la nordafricana di 55 anni risultata sposata con un 80enne e residente a Pontassieve. Ciò che pare certo è che il decesso sia proprio da collocare nella notte tra lunedì e martedì, probabilmente a causa di uno strangolamento legato ad un gioco erotico.
La donna avrebbe avuto un rigurgito, seguito da un malore che avrebbe provocato la sua morte, ma tutto è ancora in fase di accertamento.Parrebbe esclusa quindi, almeno per il momento, l'ipotesi di omicidio volontario e si propenderebbe per quella di omicidio preterintenzionale, ancora da confermare.
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