La flat tax è di fatto uno dei nodi centrali di questa campagna elettorale. La proposta principale di Forza Italia e del centrodestra per rimettere in moto l'economia e soprattutto la crescita di fatto sarebbe gradita anche da Confindustria. E il presidente dell'Unione industriali approva la ricetta per il Fisco proposta da Silvio Berlusconi. Ai microfoni di Radio Capital, Boccia dice la sua sull'introduzione della flat tax nel sistema italiano: "È un buon concetto nella logica di rivedere una riforma fiscale in Italia. A nostro avviso, e poi ne parleremo a Verona il 16 febbraio, dove abbiamo convocato le assise generali di Confindustria, la riforma fiscale dovrebbe partire dai cosiddetti produttori, cioè imprese e lavoratori".
Boccia poi analizza i temi della campagna elettorale e sottolinea come le proposte in vista del voto debbano comunque essere rivolte con uno sguardo verso il futuro: "Noi - ha eccepito Boccia - stiamo dibattendo nel Paese prescindendo da quello che fanno gli altri. E invece il contesto globale ci obbliga a posizionarci nel futuro. Siamo la seconda manifattura europea. Nel programma di Macron c’è l’ambizione della Francia a diventare il secondo Paese industriale d’Europa quindi a prendere la nostra posizione. Noi dobbiamo ora capire se vogliamo restare o meno al secondo posto ma secondo noi potremmo fare molto di più e diventare tra i primi al mondo". In queste ultime settimane si è dibattuto molto sulle coperture possibili per la flat tax. Ed è stato lo stesso Cavaliere ad illustrarle in un'intervista ad Agorà: "La aliquota del 23% per la flat tax potrà essere anche ridotta e le coperture ci sono. La storia dice che i tagli della tasse aiutano l'economia, si è visto anche negli Usa".
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