Fondi pubblici ai club di sesso gay. Spano: "Io tesserato? Non so come è successo"

L'ex direttore dell'Unar si è dimesso dopo il servizio delle Iene. E ora si difende: "Ho la tessera di quel circolo ma non ho violato la legge"

Fondi pubblici ai club di sesso gay. Spano: "Io tesserato? Non so come è successo"

"Questa bufera che hanno creato è infondata, mi hanno messo in mezzo". In due interviste al Corriere della Sera e a Repubblica, Francesco Spano, il direttore dimissionario dell'Unar, l'ufficio antidiscriminazioni della presidenza del Consiglio, prova a difendersi dopo le polemiche montate in seguito al servizio delle Iene che ha svela i finanziamenti pubblici ad associazioni gay che organizzano incontri sessuali a pagamento. "La procedura seguita è trasparente, esiste una graduatoria - spiega - inoltre era il primo bando e quei fondi non sono stati assegnati o spesi, ma tuttora in cassa".

La notizia delle dimissioni di Spano è arrivata al termine di una giornata di polemiche dopo un servizio tv delle Iene dal quale emergerebbe un uso improprio dei fondi assegnati da Palazzo Chigi all'Unar, in particolare il finanziamento a un'associazione gay che organizzava sesso a pagamento. Nel pomeriggio il 39enne avvocato toscano, da un anno alla guida dell'Unar, era stato convocato a Palazzo Chigi dalla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, e poco dopo è arrivata la comunicazione del passo indietro. Le dimissioni, sottolinea Palazzo Chigi, vogliono essere "un segno di rispetto al ruolo e al lavoro che ha svolto e continua a svolgere l'Unar".

L'Ufficio, istituito nel 2003 in recepimento di una direttiva comunitaria, opera nell'ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità. La Presidenza del Consiglio, per quanto non si ravvisino violazioni della procedura prevista e d'accordo con lo stesso Spano, ha reso noto che disporrà la sospensione in autotutela del Bando di assegnazione denunciato dalle Iene, per effettuare "le ulteriori opportune verifiche". "Il finanziamento viene concesso in base al progetto - assicura Spano - e funziona come rimborso spese, dopo altre verifiche". Il progetto dell'associazione Anddos, in collaborazione con la Sapienza, avrebbe dovuto prevedere la costituzione di centri di ascolto e supporto antiviolenza omofobica per persone in difficoltà. In realtà, i soldi pubblici finivano in serate a base di sesso a pagamento.

A Repubblica Spano ha spiegato che le dimissioni non sono "una ammissione di responsabilità". Eppure le Iene hanno dimostrato che è tesserato proprio al circolo finito al centro delle polemiche.

"Non ho capito come è successo - spiega - potrei aver fornito i miei dati per l'ingresso in un locale di tutt' altro tipo, ma associato a quel circuito". "Questa squallida vicenda - conclude - mi ha tolto la passione che questo lavoro merita".

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