Da qualche tempo i sospetti sul suo conto si erano fatti sempre più forti. Perché il bidello si portava dietro una borsa quando accompagnava i bambini in bagno? Nascondeva qualcosa? Secondo le forze dell'ordine sì, per la precisione una macchina fotografica che utilizzava di nascosto per scattare delle foto alle parti intime dei piccoli. Con quest'accusa, la polizia ha messo sotto indagine l'assistente scolastico di un comprensorio dell'entroterra di Genova per detenzione di materiale pedopornografico.
Secondo quanto riporta il Secolo XIX l'uomo, un bidello di 60 anni, è stato scoperto grazie alle ripetute segnalazioni fatte dagli insegnanti alla direzione scolastica. Da qui è partita l'indagine della polizia, che all'interno della borsa ha rinvenuto una macchina fotografica di piccole dimensioni. Un'apparecchiatura ideale per dare sfogo alle sue perversioni.
L'indagine, portata avanti dalla polizia su mandato della Procura di Genova, va avanti. Gli inquirenti sono all'opera per verificare se le immagini pedopornografiche siano state utilizzate solo a scopo personale oppure anche diffuse sul web. La vicenda si è svolta all'interno di un istituto scolastico che ospita sia la scuola materna che quella elementare.
Il preside ha sospeso immediatamente il bidello, che per il momento deve rispondere
solo del reato di detenzione di materiale pedopornografico. Qualora venga accertata anche la sua diffusione, il quadro accusatorio cambierebbe e scatterebbe anche il reato di divulgazione.
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