Colto senza biglietto a bordo di un treno regionale, si rifiuta di mettersi in regola e di fornire la propria identità al controllore, attivando così l'intervento degli agenti della Polfer i quali scoprono che su di lui pendeva un ordine di arresto dovuto alla violazione della misura cautelare dell'obbligo di firma: per questo motivo un gambiano è stato fermato e denunciato in stato di libertà nei giorni scorsi.
L'episodio, come riportato dalla stampa locale, si è verificato su un treno regionale in servizio lungo la tratta Roma – Firenze. Durante il tragitto, come di consueto, il capotreno ha dato avvio alle operazioni di verifica della validità dei titoli di viaggio dei passeggeri a bordo del convoglio.
Nessun problema nello svolgimento dei controlli di routine, fino almeno al momento in cui il dipendente di TrenItalia non si trova ad aver a che fare con un giovane extracomunitario, fin da subito fortemente insofferente nei suoi confronti. Il motivo di tanto nervosismo è emerso subito, dato che l'africano era sprovvisto di regolare biglietto.
Il capotreno ha dunque agito di conseguenza, chiedendo al passeggero abusivo di consegnare i documenti o di fornire le proprie generalità, così da poter completare la compilazione di una contravvenzione ai suoi danni. Per nulla intenzionato a collaborare col pubblico ufficiale, il gambiano si è rifiutato di esaudire la sua richiesta, ed ha anzi iniziato a diventare particolarmente aggressivo, gridando insulti e minacce di ogni genere.
Dopo aver compreso l'antifona, il capotreno si è visto costretto a contattare gli agenti di polizia ferroviaria, denunciando quanto era appena accaduto a bordo e segnalando la posizione raggiunta dal convoglio in modo che potessero farsi trovare pronti all'intervento nella stazione ferroviaria successiva.
Quando il treno è giunto a Terontola, frazione di Cortona nella provincia di Arezzo, i poliziotti sono saliti a bordo ed hanno costretto il gambiano a scendere a terra. Il mezzo pubblico è potuto quindi ripartire nuovamente alla volta di Firenze senza subire ulteriori ritardi, mentre l'extracomunitario veniva sottoposto alle consuete operazioni di identificazione.
In fase di accertamento sono emersi tutti i numerosi precedenti di polizia del 21enne, individuo comunque in possesso di regolare permesso di soggiorno. Oltre a ciò, è emerso anche che su di lui pendeva un ordine di cattura a causa della violazione della misura restrittiva dell'ordine di firma a cui era stato condannato in tribunale.
Con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di
fornire le proprie generalità, lo straniero è stato condotto presso la casa circondariale di Arezzo, solo uno spauracchio dato che poco dopo è tornato in stato di libertà cavandosela con una semplice denuncia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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