Il generale Pappalardo contro la Boldrini: "Mi ha offeso, la querelo"

Il generale Antonio Pappalardo risponde alla Boldrini che lo ha definito "un mitomane": "Io non sono un mitomane, semmai è lei che è una fuorilegge"

Il generale Pappalardo contro la Boldrini: "Mi ha offeso, la querelo"

Alla testa di un manipolo di fedelissimi, ha fatto irruzione alla chiusura della campagna elettorale di Liberi e Uguali, per dichiarare Laura Boldrini in arresto. Prima di lei lo aveva già fatto con il capo dello Stato Sergio Mattarella, con Ettore Rosato, deputato dem e padre del Rosatellum, e con Beatrice Lorenzin, ministro della Salute e leader di Civica Popolare. Stiamo parlando di Antonio Pappalardo, stravagante e controverso generale dell’Arma in congedo e fondatore del Movimento Liberazione Italia. Affatto pentito dell’accaduto annuncia: “La Boldrini mi ha offeso, adesso la querelo”. E spiega perchè, presto, potrebbero esserci nuovi “arresti”.

Generale, perché ha cercato di arrestare la Boldrini?

“Io non ho cercato di arrestare la Boldrini, io l’ho arrestata. Mi sono avvalso dell’articolo 383 del codice di procedura penale che dà la facoltà al cittadino di arrestare chiunque venga colto in flagranza di un delitto perseguibile d’ufficio”.

Quale delitto?

“Usurpazione di potere politico, che è un delitto contro la personalità dello Stato punibile con la reclusione fino a 15 anni di carcere”.

Quando lo avrebbe commesso?

“Nel 2014 la Corte Costituzionale ha dichiarato la legge Porcellum, con cui erano stati eletti i parlamentari come lei, incostituzionale. Perciò è un’abusiva”.

La Boldrini l’ha definita un “mitomane che vuole attirare l’attenzione”. Come replica?

“Che la querelerò perché mi ha offeso. Io non sono un mitomane, né ho bisogno di pubblicità anche perché non mi sono nemmeno candidato, semmai è lei che è una fuorilegge”.

La Boldrini si pone come il punto di riferimento degli antifascisti italiani, ma esiste davvero un pericolo fascista in Italia?

“Io sono un generale dell’Arma e non mi voglio immischiare in queste sciocchezze, è un falso problema, il fascismo è morto e sepolto, chi lo evoca lo fa solo per rubare voti agli italiani che, nel frattempo, muoiono di fame”.

Pronostici per queste elezioni?

“Vincerà il partito del non voto, vinceremo noi, e allora andremo dal capo dello Stato e gli chiederemo di affidarci l’incarico”.

Se non dovesse andare così?

“Penso che il popolo non starà lì a guardare”.

Ci saranno nuovi arresti?

“Lo sapremo domani”.

Ma c’è qualcuno che non arresterebbe?

“Sì. Berlusconi, perché non è parlamentare in carica”.

E Di Maio?

“Certo. I grillini facevano tanto i legalitari ma poi sono andati al voto con il Rosatellum, sono dei delinquenti anche loro”.

Giusto una curiosità, qualche mese fa ha sfiorato la rissa con Di Battista senior, vi siete

riappacificati?

“Quale rissa, sono stato aggredito da un gruppo di grillini facinorosi, tra cui anche il padre di Di Battista che mi ha lanciato cinque centesimi, li conservo religiosamente e quando sarà il momento glieli restituirò”.

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