Giannini: "Mai irrispettoso, non una parola da Pd in studio"

"All’attacco che mi ha mosso Michele Anzaldi risponderò nella puntata di Ballarò di martedì prossimo"

Massimo Giannini conduce "Ballarò"
Massimo Giannini conduce "Ballarò"

"All’attacco che mi ha mosso Michele Anzaldi risponderò nella puntata di Ballarò di martedì prossimo". Lo annuncia il giornalista Massimo Giannini, conduttore del programma di cui il deputato renziano e segretario della Commissione di vigilanza ha chiesto il licenziamento per aver parlato di "rapporto incestuoso" a proposito del caso di Banca Etruria e del ministro Elena Boschi. "Io non ho mai varcato il limite della mancanza di rispetto delle persone - afferma Giannini -. Solo chi voleva in maniera subdola equivocare poteva farlo, ma era impossibile leggere in quella frase un’offesa alla persona, tanto è vero che Ernesto Carbone (della segreteria nazionale del Pd, ndr) in studio non ha avuto niente da dire, salvo poi ravvedersi".

Pronta la risposta di Anzaldi: "Non capisco cosa c’entra l’editto bulgaro. Partiamo da un fatto: la calunnia è un reato. Ed è un brutto reato, un reato penale. La calunnia a mezzo stampa è un reato ancora più grave. Questa cosa sappiamo tutti che non è vera. Se la famiglia Boschi dovesse decidere di sporgere querela sarebbe un brutto pasticcio. Io mi auguro che non succeda perchè la cosa è totalmente infondata e non è al momento provabile. Quindi adesso è una calunnia". Prosegue poi Anzaldi intervistato da Sebastiano Barisoni su Radio 24: "Io conosco e stimo Giannini, sono sicuro che è un errore.

Però perchè non si dice che è un errore? E si tranquillizza tutti che non accadrà mai più. Invece si sono chiusi a riccio, si sono inventati un licenziamento che non c’è mai stato. Anzi le dico, io faccio la campagna perchè non deve essere licenziato nessuno".

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