"Giorgio Maria ha già cambiato le nostre vite. È la sensazione che provavamo da bambini andando a dormire il giorno dopo l’arrivo di Babbo Natale e ci svegliavamo emozionati e felici perché era arrivato quel regalo inaspettato che non c’era scritto sulla letterina, ma che ci piaceva più degli altri. La fantasia della vita che supera la nostra!". Così Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari ed ex assessore comunale alla Famiglia di Roma con Alemanno sindaco, ha salutato la nascita del suo ultimogenito.
Lui e sua moglie Anna Chiara hanno già altri quattro bambini, di 12, 11, 9 e 5 anni, ma Giorgio Maria è un bimbo speciale, nato tre giorni fa con la sindrome di Down. "Lui è un terremoto per le nostre certezze. La ciliegina sulla torta per la nostra famiglia. Perché è facile raccontare la bellezza della famiglia quando va tutto bene. Adesso viene il bello. Sappiamo che ci saranno anche tante difficoltà, ma siamo inebriati dalla realtà che stiamo vedendo e vivendo. Ci sentiamo privilegiati, scelti, rincoglioniti di gioia", scrive ancora su Facebook il papà. De Palo, intervistato dal Corriere, spiega: "Ora che siamo chiamati ad abbracciare una vita ancora più fragile, la consideriamo una sfida dolce e bellissima. Ma per carità, non siamo né vogliamo sentirci degli eroi e tantomeno i 'primi della classe'. Ci sono tantissime famiglie che tutti i giorni affrontano in silenzio e con grande coraggio problemi con la disabilità molto più gravi dei nostri. Ma noi siamo felicissimi, che altro dire?".
Gigi e sua moglie hanno scelto insieme di non fare l’amniocentesi perché "non volevamo, come le altre volte, mettere a rischio la vita del bambino. Un po’ ce lo aspettavamo, avevamo colto qualche segnale 'dall’alto'. Abbiamo saputo che Giorgio Maria ha la sindrome di Down al momento della nascita, al San Giovanni, dove la dottoressa che ha seguito Anna Chiara e tutto il personale sono stati gentilissimi e bravissimi". Ma i neogenitori non sottovalutano le difficoltà di crescere un figlio disabile:"Sono bambini sempre più rari, in Paesi europei come l’Islanda e la Danimarca le percentuali di aborto per i piccoli con la sindrome di Down sono vicine al 100%, perché alle famiglie viene fortemente 'consigliato' di interrompere la gravidanza. E anche per noi non sarà facile". "Siamo pronti ad accogliere la sfida di fare di Giorgio Maria un bambino e un adulto felice.
Le premesse ci sono tutte, ma le partite si vincono al 90° minuto, non prima. E noi speriamo di tirare fuori il meglio di noi stessi. Abbiamo comunque una rete di sostegno di amici che ci aiuterà, non siamo soli", dice il presidente del Forum delle Famiglie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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