"Non sei all'altezza della mia amante", l'ultima di una serie di umiliazione che una 21enne ha dovuto sopportare dal marito cingalese.
Ha trattato per anni la moglie come se fosse un oggetto, ha abusato di lei tutte le volte che voleva. Questa è la triste storia di una giovane cingalese, residente a Ravenna, che dopo anni è riuscita a chiedere aiuto. Il marito, un 27enne originario del Bangladesh, l'ha costretta per anni a vivere rinchiusa in casa. Soltanto tre volte le ha concesso di uscire, accompagnata. La donna ha dovuto subire di tutto: violenze, abusi, tradimenti, ritiro dei documenti, umiliazioni.
La moglie non ha mai denunciato il marito fino a ieri, quando ha deciso di confidarsi con un amico che ha avvertito i carabinieri. In caserma, la donna ha raccontato il suo incubo. Con poche parole ha cercato di spiegarsi, l'italiano non lo conosce perché l'uomo non le ha mai permesso di impararlo. "Da novembre non posso più mangiare a tavola con lui e la sua famiglia, devo stare da sola in cucina. Mio marito mi ha tolto i documenti, mi ha rinchiusa in casa per anni e posso solo uscire con lui" - ha confessato la donna.
Ma questo non è tutto. La 21enne, nel corso degli anni, ha dovuto anche ascoltare tutti i dettagli dei tradimenti del marito.
"Mi raccontava della sua relazione con un'altra donna e oltre ad offendermi, mi rimproverava di non essere alla sua altezza". Ora l'uomo si trova in carcere, mentre la donna è stata accolta in un centro anti-violenza.
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