Sveglia prestissimo, addirittura nottetempo, e in viaggio verso piazza San Pietro: è iniziata la giornata dei pellegrini arrivati a Roma per il Giubileo. "Ci siamo svegliati alle 3:45, abbiamo preso il treno da Terracina alle 4:51 per Roma - racconta Anna Rita a bordo del 64, il bus che dalla stazione Termini porta a San Pietro -. È stata una levataccia ma l’ho fatto con il cuore. Sono venuta con mio figlio. È il primo Giubileo che vivo in diretta e sono serena". Teresa, una volontaria di un associazione cattolica le fa eco: »Io vengo da Fondi e mi sono svegliata ancora prima. "Sono venuta con un gruppo di altri volontari per accompagnare i disabili durante il Giubileo". Maglie strette per i pellegrini in arrivo alla Basilica di San Pietro. Al primo controllo, le forze
dell’ordine guardano borse, tasche e anche passeggini e carrozzine. Sono ormai tutte piene di fedeli le strade - in particolare quella vicina a porta Sant’Anna - che portano a piazza San Pietro. Dopo una lunga mattinata di attesa è cominciata la cerimonia. Il Papa, in processione con i concelebranti, è giunto sul sagrato di San Pietro per la messa in cui aprirà la porta santa per il giubileo della misericordia. Papa Francesco, dopo la lettura del Vangelo, habaciato il Libro dei Vangeli e con esso
ha benedetto l’assemblea. "Tra poco avrò la gioia di aprire la Porta Santa della Misericordia. Compiamo questo gesto, tanto semplice quanto fortemente simbolico, alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato, e che pone in primo piano il primato della grazia", ha affermato il Pontefice. Il Papa indossa una casula bianco panna con ricami in azzurro tenue, e sopra di questa il pallio. Il rito, per esprimere l’universalità della Chiesa, è multilingue, sia nelle letture proclamate in spagnolo, italiano e inglese, sia nelle preghiere dei fedeli, che saranno in cinese, arabo, francese, swahili e malayalam. Francesco invita alla pienezza della grazia: "La Vergine Maria è chiamata anzitutto a gioire per quanto il Signore ha compiuto in lei. "La grazia di Dio l’ha avvolta, rendendola degna di diventare madre di Cristo. Quando Gabriele entra nella sua casa, anche il mistero più profondo, che va oltre ogni capacità della ragione, diventa per lei motivo di gioia, di fede e di abbandono alla parola che le viene rivelata. La pienezza della grazia è in grado di trasformare il cuore, e lo rende capace di compiere un atto talmente grande da cambiare la storia dell’umanità". Oggi ricorre la festa dell’Immacolata Concezione che, come dice il Papa, "esprime la grandezza dell’amore di Dio. Egli non solo è Colui che perdona il peccato, ma in Maria giunge fino a prevenire la colpa originaria, che ogni uomo porta con sé entrando in questo mondo. È l’amore di Dio che previene, che anticipa e che salva. L’inizio della storia di peccato nel giardino dell’Eden si risolve nel progetto di un amore che salva. Le parole della Genesi riportano all’esperienza quotidiana che scopriamo nella nostra esistenza personale". Dopo la messa il Papa ha aperto la porta Santa in San Pietro. Il gesto simbolico che dà il via ufficialmente all'Anno Santo.
Intanto a Roma ci sono i primi disagi per i pellegrini.
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