Non c'è soltanto il lavoro dell'Autorità anti-corruzione dietro al successo dell'Expo milanese, ma piuttosto una serie di attori che hanno agito di concerte e con "sinergia istituzionale" e hanno permesso la realizzazione dell'esposizione universale. La pensa così Raffaele Cantone, presidente dell'authority, che lo ha ribadito questa mattina ricevendo il sigillo della città di Milano dal sindaco Giuliano Pisapia.
È "il modello Milano che ha permesso la buona riuscita di Expo", sostiene Cantone, convinto che sia importante tenerlo a mente soprattutto quando si cerca di esportarlo in una realtà diversa come quella di Roma. "Stiamo provando - chiarisce -, ma manca proprio la collaborazione tra le istituzioni". E per è "difficile esportare" quanto si è visto all'opera in Lombardia.
"Lavorare per lo stesso obiettivo, mantenendo naturalmente i proprio ruoli" è ciò che serve secondo il presidente dell'Anac, che se è convinto che a Roma ci siano "tantissime persone perbene", tuttavia aggiunge che "Milano ha assunto il ruolo di capitale morale", mentre l'Urbe "non sta dimostrando di avere gli anticorpi morali di cui ha bisogno".
Il
modello milanese è per Cantone necessario per la buona riuscita del Giubileo. E allora se gli anticorpi di Roma al momento non si sono visti, chiosa il numero uno dell'authority, "speriamo li trovi in fretta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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