"Il futuro degli oceani dipende anche dalle scelte che facciamo ogni giorno, quando mettiamo una scatoletta di tonno nel carrello della spesa". Parte da questa lodevole premessa la campagna che Greenpeace sta promuovendo nei supermercati, arrecando solo disagio agli impiegati delle grandi catene.
L'organizzazione ambientalista, infatti, in questi giorni è impegnata in una protesta contro la Thai Union, multinazionale che possiede il marchio di tonno in scatola Mareblu, che, secondo quanto riportato da Greenpeace, verrebbe pescato "con metodi non sostenibili e strumenti distruttivi".
Per questo motivo, per colpire la multinazionale thailandese, si è deciso di "attaccare" i supermercati di 25 città italiane, spostando le scatolette di tonno Mareblu, nascondendole in altri reparti o svuotando gli scaffali, e portando in giro le
confezioni ammassandole dentro i carrelli della spesa.Una protesta che ha creato disagio tra i consumatori e soprattutto agli addetti dei supermercati, costretti a lavoro extra pur di riportare ordine nei reparti.
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