"I fari disturbano le stelle": i vigili lo multano per inquinamento luminoso

Il titolare di una concessionaria di Padova dovrà pagare 1.700 euro di multa

"I fari disturbano le stelle": i vigili lo multano per inquinamento luminoso

Il cielo stellato è considerato Patrimonio mondiale dell'Umanità e, per questo, non può essere disturbato dai fari che generano inquinamento luminoso. Per questo, il titolare di una concessionaria di auto di Padova siè visto recapitare una multa da 1.715 euro. Non era mai accaduto prima.

A difendere il cielo stellato ci pensa l'associazione Veneto Stellato, di cui fanno parte tutti gli appassionati che osservano e studiano le costellazioni, compito parecchio difficile quando le lampadine ne impediscono la visione. Affianco all'associazione è scesa in campo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, anche l'Agernzia regionale per l'ambiente. Ma i danni causati dall'inquinamento luminoso sono anche altri: da quello culturale, per cui i bambini conoscono le costellazioni solo attraverso i libri, a quello ecologico, dato che"le intense fonti luminose alterano il normale oscuramento notturno influenzando negativamente il ciclo della fotosintesi clorofilliana che le piante svolgono nel corso della notte".

Nove anni fa, la Regione ha introdotto una legge con la quale imponeva di indirizzare i fari verso il basso, non verso il cielo. In molti però non lo sanno. Per questo, a chi viola la norma vengono concessi 90 giorni per mettersi in regola. Ma la concessionaria di Padova, ha deciso di ignorare l'avvertimento del maggio 2018. Così, il 27 novembre, la polizia locale ha recapitato al titolare una multa per violazione delle norme sull'inquinamento luminoso, causato da"cinque proiettori installati in un unico palo di sostegno, che emettono ciascuno un fascio luminoso oltre i 90 gradi. Come previsto, la sanzione di euro 343,33 viene applicata per ogni punto luce presente". In totale, 1.715 euro. Ma prima di pagare, il titolare della concessionaria dovrà togliere i fari.

È la prima volta che, per una violazione

del genere, si arriva a dare una multa. E, a detta del presidente di Veneto Stellato, "è un passo avanti molto importante, perché può spronare le persone ad avere più rispetto dell’ambiente che le circonda".

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