Le mosse sulla manovra continuano ad agitare il governo. Il giudizio dell'Europa preoccupa sempre di più l'esecutivo che di fatto per evitare una procedura di infrazione cercherà di limare la legge di Bilancio che è finita nel mirino dell'esecutivo. Ma oltre alla battaglia d'Europa, c'è un altro fronte: quello interno. I grillini in queste ultime settimane tra ecotassa e no Tav hanno aperto un braccio di ferro con le imprese. Da qui il piano per riaprire il dialogo e recuperare terreno anche su Salvini che di fatto ha ricucito con Confindustria.
E così, come riporta laVerità, Di maio starebbe valutando un taglio del 30% sulle tariffe Inail. Un'idea che servirebbe per sedurre il settore delle imprese che è in rotta di collisione con la sponda grillina del governo. La seconda mossa che viene messa sul campo da parte dei grillini è l'innalzamento delle deducibilità dell'Imu sui capannoni e sugli immobili che vengono usati come negozi, botteghe, studi professionali. Infine i Cinque Stelle pensano anche ad un cambiamento sul fronte dei crediti vantati dalle imprese con la Pa.
Di Maio avrebbe promesso il pagamento entro fine 2019 del 50% dei debiti residui verso le imprese. Insomma i 5 Stelle adesso rincorrono le imprese. Un rapporto difficile da recuperare con politiche che di fatto vanno nella direzione opposta a quella dello sviluppo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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