I tumori si sconfiggono combattendo uniti

Da "Insieme contro il cancro" nasce l’Italian Cancer Act. In un volume firmato dall’oncologo Francesco Cognetti e da Mauro Boldrini 22 testimonianze dal mondo della Cultura, della Scienza, delle Istituzioni, dell’Imprenditoria, dello Sport, dello Spettacolo e della Religione

I tumori si sconfiggono combattendo uniti

Italian Cancer Act. Tre parole per una vera e propria dichiarazione di guerra al cancro. Il nostro Paese lancia un nuovo grido di battaglia, sul modello del National Cancer Act del presidente americano Richard Nixon, che nel 1971 rivoluzionò l’impegno Usa contro i tumori. Il messaggio è stato lanciato con il libro «Insieme contro il cancro, La grande lotta comune per sconfiggere i tumori», promosso dalla Fondazione Insieme contro il cancro e scritto dal suo presidente, l’oncologo, Francesco Cognetti, insieme al giornalista, Mauro Boldrini. Il testo è stato presentato ieri alla Camera e contiene la testimonianze di ventidue personaggi, dal presidente della Camera Laura Boldrini al ministro della Cultura Dario Franceschini, da Gianni Letta a Eugenio Scalfari e Monica Bellucci e tanti altri per mobilitarsi tutti insieme e sconfiggere le neoplasie. «La lotta al cancro si vince con l’impegno di tutti - spiega il presidente della Fondazione Francesco Cognetti -. A iniziare dalla prevenzione: ciascuno di noi deve seguire stili di vita corretti, ma il 45 per cento della popolazione è in sovrappeso, ben 23 milioni di italiani sono sedentari e i fumatori sono il 19 per cento. L’oncologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante». Eppure Cognetti ci tiene a precisare: «Veronesi qualche anno fa disse che nel 2020 saremmo riusciti a sconfiggeEe il tumore, purtroppo non è stato così». «Non ci sarà mai un mondo senza il cancro, la malattia non verrà mai sconfitta definitivamente e completamente e di cancro continueremo a parlare nei prossimi anni - sottolinea -. Quello che possiamo fare è rafforzare i sistemi di controllo così da poterci difendere. C’è tanto su cui possiamo lavorare perché conosciamo le cause che determinano la malattia e su questo ci dobbiamo concentrare. Solo due cause non possono essere evitate: quella genetica e l’invecchiamento». «Oltre 2,6 milioni di cittadini dell'Unione europea sono colpiti ogni anno da una neoplasia - afferma il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani - Ciò nonostante investiamo ancora poche risorse in prevenzione e ricerca medico-scientifica, anche se negli ultimi anni abbiamo fatto molto per cercare di recuperare il tempo perduto, ad esempio col Settimo programma Quadro e con Horizon 2020.

A livello legislativo invece servono nuove misure per migliorare l’accesso ai nuovi farmaci e favorire il più possibile la libertà di movimento e le cure transfrontaliere, ma anche per implementare le reti di cooperazione e ricerca a livello europeo. Da parte mia, mi impegnerò a fondo perché il Parlamento Europeo si impegni direttamente con atti concreti».

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