"Il carcere di Poggioreale? È una scuola di criminalità. Per me non dovrebbe esistere". Sono queste le parole usate da Pietro Loia, ex narcotrafficante e ora attivista per i diritti dei carcerati, ai microfoni delle Iene. L'uomo ha raccontato quello che succedeva all'interno della "cella zero", una cella non numerata al piano terra, vuota. Qui avrebbero avuto luogo diversi casi di violenza da parte degli agenti penitenziari."Non dovevi guardarli negli occhi. Dovevi tenere la testa abbassata. Questa era la regola. E se non la rispettavi venivi pestato. Anche subito dopo il tuo ingresso in carcere."
Un altro ex detenuto racconta: "Ti portavano là, ti facevano spogliare nudo e poi ti riempivano di botte". "Erano in tre o in quattro e ti circondavano. Se provavi a regire ti massacravano". Ora, dopo diverse inchieste svolte sul caso, questa cella non esisterebbe più.
Ma i casi di violenza non sembrano essere spariti. Solo qualche settimane fa, un ex detenuto, Roberto Leva, ha denunciato infatti di essere stato picchiato dalle guardie. Ma la direttrice del carcere, Maria Luisa Palma, ha giustificato i suoi lividi dicendo che erano stati causati dall'epilessia. La stessa spiegazione si trova sulla perizia di morte di Riccardo Cucchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.