Fabio Riva, figlio di Emilio, patron dell'Ilva, è in libertà vigiliata a Londra. Il 26 novembre era stata emessa nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le accuse che gli sono rivolte sono di associazione a delinquere e concorso in disastro ambientale, e avvelenamento di sostanze alimentari.
Il 10 dicembre contro Riva era stato spiccato un mandato di cattura europeo. Da Londra il vice presidente di Riva Fire aveva fatto sapere di essere a disposizione delle autorità inglesi, inviando una lettera da uno studio legale della capitale inglese.
Le autorità inglesi hanno sottolineato che Riva non sarà in Italia prima di un mese. Oggi - a quanto ha fatto sapere l'Ilva - si è svolta l'udienza per discutere del mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità italiane. Riva sapeva dell'udienza già da cinque giorni.
Dubbi sul Salva-Ilva
Il gip di Taranto Patrizia Todisco ha sottolineato oggi alcuni dubbi in merito alla legge 231, la cosiddetta Salva Ilva. Secondo il giudice per le indagini preliminari gli articoli 1 e 3 del documento violerebbero "il principio costituzionale della separazione tra i poteri dello Stato".
La parte di testo che
riguarda la possibilità di continuare l'attività produttiva e la commercializzazione dei prodotti finiti e semilavorati violerebbe undici diversi articoli della Carta Costituzionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.