"Allo stato, non esistono procedimenti penali relativi alla compravendita dell'AC Milan". Poco prima di mezzogiorno il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco incontra i giornalisti e smentisce con nettezza la notizia pubblicata oggi su due quotidiani: l'apertura di un fascicolo di indagine per riciclaggio relativo alla cessione della squadra rossonera ad una compagine cinese. La notizia, pur precisando che Berlusconi non è indagato, aveva fatto nel giro di un attimo irruzione sulla scena della campagna elettorale. Invece gli inquirenti milanesi smontano il caso con una dichiarazione senza se e senza ma. "Non esiste una indagine, non esiste un fascicolo nè a carico di ignoti nè di ignoti, e nemmeno una indagine conoscitiva. Nulla".
Lo stesso procuratore della Repubblica conferma di avere incontrato nei mesi scorsi Niccoló Ghedini, legale di Berlusconi e della Fininvest, che gli aveva illustrato e documentato i passaggi della trattativa in corso per la cessione. I dubbi sulla identità degli acquirenti, spiega Greco , li aveva anche Ghedini. Ma poi le autorità di vigilanza, ovvero l Uif (Ufficio informazioni finanziarie) avevano , dopo avere esaminato le carte fornite dagli intermediari, ritenuto di non sollevare obiezioni e di dare il via libera alla operazione. Resta da capire, a fronte della netta smentita della Procura, come si sia originata la notizia.
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