Dopo la tragedia in Puglia è arrivato il momento di chiarire le responsabilità. Qualcosa non ha funzionato. Gli investigatori stanno provando a ricostruire la dinamica dell'incidente tra Corato e Andria per capire se ci sia stato un errore umano o se l'impatto sia stato dovuto a qualche problema legato ai sistemi elettronici di sicurezza a bordo dei treni e sulla linea. E nel dibattito sulle resposabilità interviene anche Raffaele Cantone, il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione: "Il nostro pensiero commosso va alle 23 vittime dell’incidente ferroviario in Puglia, un episodio da ricordare non solo per il necessario cordoglio per le vittime, ma anche per l’oggettivo collegamento con ciò di cui parliamo oggi".
E ancora: "La tragedia probabilmente è stata frutto di un errore umano, sarà la magistratura a stabilirlo - ha sottolineato Cantone - ma certamente è anche conseguenza di un problema atavico del nostro Paese, la difficoltà di mettere in campo infrastrutture adeguate. E uno dei motivi di questa difficoltà è da individuare proprio nella corruzione", ha aggiunto Cantone. Intanto sul fronte delle indagini è arrivata la testimonianza del capostazione che avrebbe dato il "via" a uno dei due treni che poi si è scontrato.
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