I carabinieri e la polizia italiana? Per l'autorevole Sunday Times, colonna portante dell'informazione anglosassone sono "parrucchieri idioti, pettegoli che saltano e ballano agghindati con i pom pom".
Avete letto bene: il supplemento domenicale del celeberrimo quotidiano londinese con oltre due secoli di storia alle spalle sceglie di commentare così un caso serio come quello del presunto stalker di Livia Giuggioli, moglie dell'attore britannico naturalizzato italiano Colin Firth. La Giuggioli ha denunciato per stalking il giornalista italiano Marco Brancaccia, per poi ammettere che aveva avuto una storia clandestina con lui all'insaputa - i fatti risalgono a qualche anno fa - del marito.
Commentando il caso, i cui contorni sono ancora da chiarire con precisione, l'editorialista del Times Camilla Long si è lanciata in una velenosa invettiva contro le forze dell'ordine italiane, zeppa di luoghi comuni insultanti contro il nostro Paese. Secondo la Long in Italia non è assolutamente possibile raccontare delle proprie storie d'amore alla polizia o ai carabinieri, perché questi "idioti pettegoli" non sono in grado di "prendere sul serio o di tenere per sè" questo genere di denunce.
"Per qualche assurda ragione - prosegue l'articolo - il protagonista del Discorso del Re e sua moglie hanno pensato che fosse una buona idea condividere le loro imbarazzanti vicende private con gli assurdi carabinieri." Quindi il pezzo insiste con un'insopportabile sequela di luoghi comuni vieti e triti, che nemmeno il tono sarcastico della scrittura riesce a mitigare.
La Long ne ha anche per la magistratura: in Italia la moglie di Colin Firth avrebbe ben poche possibilità di ottenere un equo processo "anche se Brancaccia si fosse presentato ogni giorno vestito con una sciarpa della Juventus". Righe infarcite di pregiudizio, davvero ben poco degne di apparire sotto una testata prestigiosa come quella del Times.
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