"Io, multato per aver portato fiori al mio bimbo morto"

Un ingegnere di Mestre si è visto respingere il ricorso contro una multa che aveva ricevuto per aver portato un mazzo di fiori sui campi di neve dove il figlio di dieci anni era morto in un incidente sugli sci

"Io, multato per aver portato fiori al mio bimbo morto"

Multato per aver portato i fiori nel luogo dove è morto il proprio figlio: è successo a un uomo di Mestre, Mauro Rossato, che nel 2011 perse il proprio bimbo Matteo per un tragico incidente sulle nevi di Cortina d'Ampezzo.

Due anni dopo il tragico incidente sugli sci avvenuto su una pista nel Canalone della Tofana, l'uomo è stato multato di cinquanta euro dalla polizia per aver portato un mazzo di fiori sul luogo della tragedia, per rendere omaggio alla memoria del figlio. La ragione? Per deporre i fiori sulla neve era uscito dalla pista, in una zona vietata.

Oggi, dopo tanto dolore e quella che suona come una terribile beffa, l'ingegner Rossato riceve l'ennesimo schiaffo da una burocrazia ottusa e crudele.

Il sindaco di Cortina, riferisce il Gazzettino, ha deciso di respingere l'esposto che l'uomo aveva presentato contro la multa.

Un gesto di protesta non certo per non pagare la sanzione, ma per alzare la voce contro una legge inflessibile e forse inumana. Perché, come ricorda la vicenda di Antigone, alla pietà per i morti dovrebbe essere permesso di travalicare, talvolta, le leggi dell'uomo...

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