“L’iscrizione del procedimento è un atto dovuto, per consentire ai magistrati di effettuare i dovuti accertamenti (in primis, le consulenze tecniche) ma soprattutto per verificare se, con particolare riferimento agli edifici pubblici crollati, come il campanile di Accumoli e la scuola ad Amatrice, siano state rispettate tutte le normative antisismiche e siano stati utilizzati correttamente i finanziamenti erogati per la ristrutturazione”. Lo spiega l'avvocato penalista Daniele Bocciolini, ad Affaritaliani.it commentando la decisione della procura di Rieti di aprire un fascicolo sul crollo della scuola che è crollata pur essendo stata ricostruita nel 2012 con criteri antismici per valutare se c’è stato un “crollo colposo di costruzioni”.
In caso di condanne “la pena prevista per chi cagiona il disastro è da uno a 5 anni di reclusione”, ricorda Bocciolini che prevede che nei prossimi giorni la Procura indaghi qualcuno anche per omicidio colposo e lesioni colpose. Reati per i quali si rischiano 15 anni di carcere. “Inaccettabile che edifici pubblici, come scuole e ospedali, siano i primi a crollare", continua l’avvocato che esclude che la causa dei crolli sia solo naturale.
"La storia sembra tristemente ripetersi. Anche all’Aquila, a seguito del terremoto del 2009, venne aperto un fascicolo per i crolli della ‘Casa dello Studente’ (in cui morirono 8 ragazzi) e le condanne sono state confermate anche in Cassazione”. “L’Italia non può essere sempre il paese del giorno dopo.
Secondo i dati più recenti, - conclude l’avvocato - 28.000 scuole sono attualmente a rischio sismico; il 60% sono state costruite prima del 1974. Se è vero che la natura è imprevedibile e feroce, la catena di errori, chiamiamoli, “umani” è imperdonabile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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