Se non è un ricatto, poco ci manca. Soprattutto se si pensa che nel 2016 è ancora possibile che un quartiere di una città italiana sia ancora senza luce né fogne. Ai cittadini di un rione di Civitavecchia, la Regione Lazio ha fatto una proposta "imperdibile": se accettate di convivere con un nuovo centro di accoglienza per 300 immigrati, vi portiamo l'acqua per il wc e l'elettricità per accendere le lampadine delle strade.
Al posto dell'ex caserma De Carolis di Civitavecchia, infatti, sorgerà un nuovo Cara in stile di quello di Mineo, in Sicilia. Trecento posti per gli immigrati, tutti i comfort compresi. Il progetto ha già avuto l'ok della Regione guidata da Zingaretti: ben 5 milioni di euro a spese dei contribuenti. All'interno i migranti troveranno di tutto: ludoteche, negozi, barbiere riservato, luoghi di culto, ambulatori, aule scolastiche e aree verdi. Non solo. Dai progetti ora in mano al Comune, che deve dare il via libero definitivo, si vede anche un campo da calcio e uno da basket.
In totale, come riportato da Mario Giordano su Libero, si parla di 5.358 metri quadri e 17.495 metri cubi. Il Comune deve decidere entro 15 giorni se approvare il progetto.
I soldi impiegati sono tanti, troppi se si considera che a pochi passi c'è un quartiere in cui 2mila abitanti non posso godere dell'allacciamento alla rete fognaria e in cui le luci pubbliche sono quasi inesistenti.Il sindaco 5 Stelle, allora, cosa fa? Assicura ai cittadini che con i soldi del centro di accoglienza metterà a posto anche la luce e le fogne degli italiani. Un ricatto in piena regola.
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