Fucili da caccia e passamontagna per assaltare un portavalori. Una scena degna di un film quella che si è consumata ieri mattina a Pratola Peligna, piccolo comune in provincia de L’Aquila. Solo che sul luogo teatro dell’azione criminale, probabilmente studiata nei minimi dettagli, di telecamere e di attori non vi era l’ombra. Tutto era drammaticamente vero. Così come triste realtà è stato il ferimento, per fortuna non in modo grave, di un vigilante colpito alla testa da uno dei malviventi.
I banditi, due secondo i resoconti forniti dalle guardie giurate, sono entrati in scena intorno alle 8,30. Un orario ben preciso. Per compiere la rapina i criminali hanno atteso, forse perché ben informati, che il mezzo carico del denaro destinato al pagamento delle pensioni arrivasse nel piazzale retrostante l'ufficio postale.
Con il volto travisato e armati con fucili da caccia, i due uomini hanno intimato ad un vigilante dell'Ivri, un'agenzia privata che si occupa della consegna dei valori per Poste, di consegnare il prezioso carico, circa 80mila euro. I banditi, con una inquietante freddezza, dopo aver sottratto al vigilante la busta con i contanti lo hanno colpito in testa con il calcio del fucile da caccia. Quindi gli hanno sottratto la pistola in dotazione e sono fuggiti a bordo di una Jeep Renegade verso Sulmona.
Tutto è durato qualche minuto. Ma quei pochi secondi agli occhi delle guardie giurate sono apparsi interminabili momenti. L’allarme è scattato immediatamente, con polizia e carabinieri che hanno istituito posti di blocco per individuare e fermare i fuggitivi. Le forze dell’ordine hanno successivamente ritrovato la vettura usata dai malviventi in fiamme nelle campagne circostanti. Tentativo, questo, da parte dei banditi, di eliminare ogni possibile tracce. Da accertamenti è emerso che l’auto era stata rubata pochi giorni fa in Campania.
Il vigilante colpito in testa ha perso i sensi. Dopo essere stato soccorso è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Per fortuna le sue condizioni non sono gravi. I medici gli hanno applicato cinque punti di sutura in testa con una prognosi di pochi giorni. Sotto choc e colpito da malore il suo collega che si trovava all'interno del furgone. Secondo il racconto delle vittime, i due rapinatori sono spuntati all'improvviso nel retro delle Poste. Probabilmente i banditi erano appostati nei giardini che si trovano nella zona. Questa ipotesi è suffragata dal fatto che il conducente del portavalori li ha notati guardando nello specchietto retrovisore.
Il denaro è
sparito ma poteva finire peggio, in considerazione della determinazione dei criminali che sono apparsi ben preparati. Le indagini sono portate avanti dai carabinieri di Pratola e da quelli del comando provinciale dell'Aquila.
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