Galeotto fu il bando di gara per i migranti. Così è scoppiato l'amore tra una funzionaria di 53 anni dell'ufficio immigrazione della prefettura di Catanzaro e un imprenditore di Lamezia Terme (in provincia di Catanzaro)di 73 anni, ora agli arresti domiciliari per corruzione.
A darne notizia è La Gazzetta del Sud. Secondo quanto si apprende, pare che la relazione fosse nata dopo due mesi dal bando di gara per l'apertura di un centro per immigrati a Lamezia. Bando a cui l'imprenditore (agricolo) era interessato e, complice la donna, avrebbe fatto di tutto per ottenere partecipando con altre undici ditte. Alla fine ha ottenuto la possibilità di gestire una parte di migranti risultando al terzo posto in graduatoria.
Come si legge sul quotidiano locale “lei aggiustava le relazioni ispettive fatte personalmente, lui le allungava 12mila euro e le vendeva un villino alle porte di Lamezia per solo 2mila euro.” dove la figlia di lei apre un Bed & Breakfast.
A quanto pare, secondo le prime indagini, lei si dava molto da fare per far ottenere al compagno gli appalti. Una relazione in cui l'uomo era molto coinvolto. Secondo quanto emerge dalle intercettazioni telefoniche tra madre e figlia, come si legge ancora su “la Gazzetta del Sud” lui “piangeva come un bambino”.
La relazione ha iniziato a sollevare dei sospetti. La donna è stata spostata in altro ufficio. Per lui, non ci sono state più ispezioni "favorevoli" nel centro di accoglienza migranti ed una commissione di ispettori ha fatto una relazione pessima sull'immobile e sull'organizzazione della struttura. Tanto da revocare ogni autorizzazione.
Lei, per amore, secondo quanto si legge, è arrivata anche a scrivere una lettera a Valentino Loiero, capo della segreteria della presidente della presidente della Camera Laura Boldrini, senza però, nessun esito positivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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