L'ammiraglio Giuseppe De Giorgi torna in mare con "Sea Shepherd"

L'ex Capo di stato maggiore della Marina annuncia: "Riprendo il mare con la flotta di Sea Shepherd, per difendere il mare dalla pesca di frodo"

L'ammiraglio Giuseppe De Giorgi torna in mare con "Sea Shepherd"

Sulla propria pagina Facebook, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi si dice "desideroso di combattere questa guerra".

Non c'è da preoccuparsi, l'Italia non rischia un conflitto. Ma l'ex Capo di Stato Maggiore della Marina Militare ha comunque scelto di combattere una battaglia anche adesso che è "in ausiliaria". E ha deciso di farlo sulla flotta di Sea Shepherd, i "pastori del mare" che dal 1977 si battono per salvaguardare l'ambiente e gli animali del mare, spesso con azioni spettacolari.

Battendo bandiera nera con teschio, tridente e pastorale incrociati, gli equipaggi di Sea Shepherd non esitano a lanciarsi contro pescherecci e balenieri per impedire la pesca di frodo.

"Conobbi Sea Shepherd a La Spezia quando ero Capo di Stato Maggiore della Marina e loro avevano un piccolo stand per raccogliere fondi - scrive l'ammiraglio sul proprio sito personale - Scherzando dissi loro che quando sarei andato in pensione mi sarei arruolato. Tutti risero."

"Poi, qualche mese fa, ho incontrato il capitano Peter Hammerstedt, capo delle operazioni marittime e storico comandante di navi di Sea Shepherd. D’impulso gli ho chiesto se potevo imbarcarmi con loro. Oggi manca poco più di una settimana alla partenza. Non vedo l’ora."

Il 3 luglio l'ammiraglio infatti salperà dal Gabon sulla ex baleniera norvegese "Barker", con il grado di ufficiale di guardia in plancia e pilota di Zodiac "per gli abbordaggi e le ispezioni ai grandi pescherecci oceanici".

Dopo un anno passato a coltivare

l'orto, conclude felice, "si stratta di combattere in mare, per una buona causa: cacciare i bracconieri che uccidono specie marine in pericolo di estinzione e difendere la salute degli oceani; la nostra ultima frontiera."

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