L'Aquila, forte scossa di terremoto: panico tra la gente in strada

Magnitudo di 4.4 con ipocentro a 14 chilometri di profondità. Sisma avvertito anche a Roma e a Napoli. Predisposta la chiusura delle scuole

L'Aquila, forte scossa di terremoto: panico tra la gente in strada

Forte scossa di terremoto a Balsorano, in provincia de L'Aquila. Stando alle prime informazioni diramate, la magnitudo sarebbe compresa tra 4.4 e 4.9. Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) l'epicentro si trova a 5 chilometri a sud-est di Balsorano, che ha poco meno di 3.500 abitanti; l'ipocentro è a 14 chilometri di profondità. Altri comuni vicini all'epicentro sono Sora e Pescosolido. Aperto il Coc, Centro operativo comunale.

La protezione civile della Regione Abruzzo ha attivato l'operatività h24 della sala operativa de L'Aquila con lo stato di allerta: a supporto del sindaco di Balsorano sono state inviate tre squadre di volontari. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sta seguendo costantemente l'evolversi della situazione.

Panico tra le gente, immediatamente scesa in strada, soprattutto ad Avezzano. Al momento non vi sarebbero danni a persone o cose. Il sisma è stato avvertito anche nel Lazio, a Roma, a Rieti e nel Frusinate, e in Campania fino a Napoli. In pochi minuti sono state recapitate circa 50 chiamate al Numero unico di emergenza Nue 112 da parte dei cittadini spaventati: la maggior parte arriva dal quadrante est.

La protezione civile ha fatto sapere che sono in corso tutte le verifiche del caso: "La nostra sala situazione Italia è in contatto con lestrutture di protezione civile sul territorio". Sul territorio di Balsorano si stanno eseguendo controlli a tappeto

Intanto su Twitter è stato postato un video, probabilmente da Sora (provincia di Frosinone), che mosta la crepa di un muro.

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, a margine della presentazione del libro di Maurizio Molinari, ha dichiarato: "Ho avuto adesso notizia dal 118, tanta paura ma nessun danno". Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo ha annunciato di aver "attivato le proprie unità di crisi per la verifica dei danni e la messa in sicurezza del patrimonio culturale eventualmente danneggiato dalla scossa di terremoto registrata questo pomeriggio dagli strumenti dell'istituto nazionale di geofisica in provincia de L'Aquila".

Dalle 18.40 il traffico ferroviario sulle linee Sulmona - Avezzano, Roccasecca - Avezzano e fra Ceprano e Cassino (linea Roma - Cassino) è sospeso, in via precauzionale, per consentire la verifica dello stato dell'infrastruttura da parte dei tecnici di Rfi. Sulla linea AV Roma - Napoli, per il medesimo motivo, i treni già in viaggio procedono con limitazione di velocità fino alla verifica dei tecnici di Rfi. Gli altri convogli percorrono l'itinerario alternativo via Formia.

Zona ad alta pericolosità

Quella interessata dal terremoto in questione si tratta di una zona ad alta pericolosità: nelle ore precedenti si sono registrate 30 piccole scosse, tutte di magnitudo inferiore a 3.0; nell'ora successiva vi sono state circa 15 repliche di piccola magnitudo (la maggiore è stata di 2.2). La zona presenta una tettonica di tipo estensionale, con faglie dirette (normali) prevalenti. La soluzione del meccanismo focale preliminare mostra infatti una faglia normale orientata parallelamente alla catena appenninica.

A confermare tale tesi sono i forti sismi avvenuti in passato: l'evento sismico storico più prossimo all'area dell'evento odierno è quello del 1654, per il quale si è stimata una magnitudo pari a 6.4. Ma anche a nord e a sud: nel 1915 nella zona della Marsica e nel 1349 al confine tra Lazio e Molise. Si contano pure quelle del 1922 (magnitudo di circa 5.2) e del 1984 nella zona della Val Comino (M 5.9).

Lo sciame

Già nella notte tra il 6 e il 7 novembre vi era stata una serie di lievi scosse nella zona in questione: quella più forte (2.8) si è registrata all'1.13, preceduta da una di 2.2 alle 22.53 di ieri e seguita poi da una di 2.5 alle 4.39 di questa mattina. Il sindaco Antonella Buffone ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Scuole chiuse

Alessandro Amato, interpellato dall'Agi, ha fatto luce sulla scossa di terremoto: "Si tratta di una sequenza diversa da quella dell'Italia centrale, è un altro sistema di faglia, si trova più a sud, nella zona tirrenica. Resta comunque nella fascia di alta pericolosità". Il sismologo dell'Ingv ha fatto sapere che "non è collegato direttamente ai terremoti de L'Aquila del 2009 e del 2012, anche se i precedenti storici in quell'area sono comunque importanti". Amato infine ha concluso: "Nell'ultima ora abbiamo già rilevato alcuna una quindicina di scosse, piccole, tutte sotto il 2.5. Ma è normale che vi siano queste piccole scosse".

Le scuole saranno chiuse nella giornata di domani, venerdì 8 novembre, a

Balsorano, Morino, Civita D'Antino, Civitella Roveto, Luco, Trasacco, Villavallelonga, S. Vincenzo Valle Roveto, Canistro, Cassino, nel basso Lazio, Sora, Isola Liri, Pescosolido, Castelliri e tutti i piccoli centri del sorano.

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