Una madre e una nonna dell'Arizona sono state incriminate in questi giorni per la morte di una bambina di 9 anni, che sarebbe stata "lasciata da loro morire dissanguata dai pidocchi". A lasciare per mesi la piccola in balia dei parassiti sono state, a detta degli inquirenti, sua madre Sandra Kraykovich, di 38 anni di età, e sua nonna Elizabeth Kraykovich, di 64. La morte della bambina è avvenuta a marzo, ma soltanto adesso, nel corso del processo a carico delle due donne, stanno emergendo i raccapriccianti particolari delle condizioni in cui i soccorritori avevano ritrovato allora la piccola.
Le squadre di soccorso di Tucson avevano infatti rinvenuto la piccola, nell'appartamento in cui lei abitava con la madre Sandra e con la monna Elizabeth, priva di coscienza e completamente infestata da pidocchi, che le ricoprivano ogni parte del corpo. L'autopsia eseguita sul corpo della vittima avrebbbe poi evidenziato che i continui attacchi dei pidocchi le avevano causato una forte anemia. I parassiti, mese dopo mese, avevano infatti letteralmente dissanguato la bambina e tale anemia, unita a una forte malnutrizione conseguente all ostato di abbandono in cui la bimba versava, si sono rivelate letali.
Nonostante l'evidente stato di sofferenza della piccola, né la madre né la nonna avrebbero mosso un dito. Entrambe avrebbero infatti mostrato totale disinteresse verso le condizioni di salute della bambina, persino quando quest'ultima era ormai in fin di vita. A detta degli inquirenti, il compagno di Sandra Kraykovich avrebbe più volte sollecitato la donna a dedicare maggiore attenzione alla bambina e a portarla dal dottore, ma la 38enne gl iavrebbe sempre risposto assicurando che avrebbe guarito la figlia "utilizzando del collutorio".
In questi giorni, la madre e la nonna della piccola, a fronte dei raccapriccianti dettagl idel trattamento da loro riservato alla bimba, sono state incriminate per
infanticidio. Tale capo d'imputazione costituisce un aggravamento della loro posizione processuale, poichè entrambe erano state inizialmente rinviate a giudizio esclusivamente con l'accusa di maltrattamento di minore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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