Il lato oscuro della Legione di Zelensky, il kit-pasta di Cracco e il gas: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le dimissioni del Capo di Gabinetto di Gualtieri, i video di Sanna Marin e la crisi del gas

Il lato oscuro della Legione di Zelensky, il kit-pasta di Cracco e il gas: quindi, oggi...
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- "Non voglio fare ingerenze nella politica finlandese. Io comunque stimo Sanna Marin". Non lo ha detto Paperino, né Paperone o Paperoga. Ma Luigi Di Maio, il quale non vuol certo interferire nelle questioni altrui, però poi lo fa. Pensate se Medvedev avesse detto una cosa simile del Papeete di Salvini cosa sarebbe successo

- piccola nota a margine. Se fossi in Sanna Marin, non so se gioirei all’idea di sapere che Giggino ‘a poltrona mi stima

- sono finito per un motivo molto strano sullo shop di Carlo Cracco ed ho trovato questo prodotto in vendita: un kit per fare la pasta al pomodoro. Ripeto: un kit per fare la pasta al pomodoro. Dentro ci si trova della pasta (maddai), del pomodoro (anvedi) e dell’olio d’oliva oltre a un condimento a scelta. Costo? 85 euro, ripeto 85 euro, per una pasta al pomodoro. Cracco è un genio (e merita di essere ricco). I sui acquirenti molto meno

- a me Tamberi sta simpatico, visto che peraltro gioca a basket, ma gli Osanna al Figlio di David fatti a casaccio mi infastidiscono. Tambo è diventato campione d’Europa saltando 2.30 cm. Bello eh, però pochi mesi fa parlavamo di delusione per il quarto posto al Mondiale dove era salito fino a 2.33 cm. Così, per dire che se l’Ansa scrive che ieri ha “illuminato la serata” beh... forse è un tantino esagerato

- ho capito che gli americani sono gente meravigliosa. Praticamente ci sono alcuni sciroccati repubblicani convinti che l’Irs, l'agenzia delle entrate Usa, sia una sorta di “esercito ombra" di Joe Biden creato appositamente per demolire le piccole imprese e la middle class americana. Saranno pure i padroni del mondo, ma certo che a volte…

- Gazprom chiude per tre giorni il gasdotto North Stream 1 tra fine agosto e inizio settembre. L’annuncio l’hanno fatto giusto giusto poco prima della chiusura delle borse, così da far schizzare un po’ il prezzo e lasciare due giorni di focosa attesa di un lunedì che si preannuncia nero. Mi pare che Putin stia dicendo: occhio, signori miei, che il rubinetto dalla parte del manico ce l’ho sempre io. Sulla centrale nucleare, il grano e tutte le altre questioni, è pur sempre con me che l’Occidente deve trattare

- tutti a riportare la notizia che Putin e Xi Jinping, nonostante la guerra in Ucraina e il caos intorno a Taiwan, saranno al G20 di Bali, in Indonesia. E pensare che Draghi s’era detto sicuro: Vladimir non verrà. Alla fine, lo Zar forse ci sarà. Supermario sicuro no

- Albino Ruberti, capo di gabinetto di Roberto Gualtieri sindaco di Roma, si fa una litigata in strada, usa parole forti (“vi ammazzo”, “inginocchiatevi”, “vi sparo”) e il Foglio scodella il video. Dopo qualche ora di polemica, il diretto interessato si dimette. Una cosa però mi pare strana, ed è il motivo dell’alterco. Le opzioni mi paiono due: o stavano davvero litigando per la Roma e la Lazio, e allora le dimissioni sono eccessive (chi non ha mai sbroccato in vita sua?); oppure dietro c’è dell’altro, e allora bisognerebbe andare più a fondo e non accontentarsi delle spiegazioni fornite. Che ne dite?

- un giovane del Pd appena candidato alle elezioni, tal La Regina, viene pizzicato dal Giornale con frasi poco carine nei confronti di Israele. Lui chiede scusa, la butta sulla satira e Enrico Letta ne accetta le spiegazioni senza chiedergli un passo indietro. Possiamo dirlo, oppure no, che se uno scivolone del genere l’avesse fatto un candidato della Meloni ne avrebbero chiesto come minimo l’evirazione?

- la barzelletta del giorno: "Impegno civico andrà ben oltre il 3%” (cit. Luigi Di Maio)

- c’è questa storia, pazzesca, di cui forse i giornali vi parleranno domani (chissà). Il quotidiano ucraino Kyiv Indipendent ha realizzato un’inchiesta sulla Legione Straniera, ovvero il gruppo di combattenti che da varie parti del mondo sono andati a combattere in Ucraina. L’inchiesta punta il dito contro il comando del troncone della Legione affidato agli 007 militari, accusato di abusi, furti, missioni suicide e molestie sessuali su donne medico.

"Le accuse raccolte - scrive il media ucraino - fanno parte di un rapporto di 78 pagine che oltre una decina di appartenenti o ex appartenenti alla Legione hanno presentato al Parlamento. Per quattro mesi hanno bussato alle porte del governo, inviando anche le carte all'ufficio di Zelensky, ma ad oggi nessuna risposta”. Così, tanto per dire, che non è tutto oro quel che luccica

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