Il rottamatore è morto il 5 novembre per scompensi cardiaci, per gli amici un decesso indotto dalla condanna. Cris Caris, arrestato con il padre Enzo di 56 anni, è tornato ieri nella sua casa di Santorso al campo nomadi di via Casa Celeste con l’obbligo di non lasciare il Comune fino al processo. La mancata reclusione ha scatenato il mondo del web con post su Facebook di critica e condanna per la decisione del tribunale di mandare a casa Cris Caris.
L’avvocato Maurizio Zuccollo che ha difeso Ermes Mattielli è sereno nel giudizio: "Capisco i sentimenti che provano i cittadini che si sentono insicuri nei confronti della microcriminalità. Tale è quella che ha visto protagonista Cris Caris con suo padre domenica a Nogarole". Ora Cris Caris è a casa anche se gravato da precedenti. "Nella sua applicazione la legge lo permette.
Ciò anche per questioni strutturali della giustizia, pensiamo al sovraffollamento delle carceri". Zuccollo invoca quindi la necessità di una riforma della giustizia e dei procedimenti processuali, affinché i criminali non si sentano impunibili dai tribunali e non diventino seriali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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