È una di quelle storie che mai si vorrebbero raccontare quella che giunge da Lecce dove un padre violentava la figlia quotidianamente. Quasi quindici anni di abusi, una terribile parentesi temporale apertasi nel lontano 1995 e chiusasi nel 2011, quando dalla relazione incestuosa è nata una bambina. L'uomo - oggi 52enne originario di un comune del basso Salento e la cui identità rimane nascosta al fine di tutelare la vittima - per troppo tempo è rimasto impunito. Soltanto il 20 giugno dello scorso anno la 29enne si è fatta forza e grazie alle attenzioni e all'amore del suo convivente, ha trovato il coraggio di denunciare le brutture subite sin da quando era una bambina di 7 anni e non comprendeva la mostruosità di ciò che le stava accadendo. I maltrattamenti si sono susseguiti senza tregua ogni giorno fino alla maggiore età.
Il test del Dna ha permesso di incastrare l'uomo che è stato così accusato di violenza sessuale aggravata e continuata e maltrattamenti in famiglia. Le indagini condotte dai Carabinieri delle compagnie di Casarano e di San Vito dei Normanni hanno poi permesso al giudice per le indagini preliminari Cinzia Vergine - su richiesta del sostituto procuratore Stefania Mininni - di disporre la misura cautelare in carcere per il padre. La vittima è riuscita a raccontare le sue terribili vicissitudini anche per tutelare i suoi due figli, una bimba di 7 anni nata dalla relazione incestuosa e un bimbo di 5 anni avuto da un uomo sposato solo per allontanarsi dalla famiglia di origine. Questo matrimonio però era naufragato poiché il marito, incline al bere, la violentava.
Dalle altre confessioni avvenute alla presenza di uno psicologo è altresì emerso che la 29enne all'età di 15 anni interruppe volontariamente una gravidanza e fu costretta dal padre a riferire ai sanitari di aver subito un abuso da parte di uno sconosciuto. A partire dal 6 maggio il 52enne dovrà rispondere di maltrattamenti e violenza sessuale davanti ai giudici della prima sezione collegiale.
Lo ha disposto il gip Cinzia Vergine nel decreto di giudizio immediato chiesto dal pm Stefania Mininni, titolare del fascicolo. Attraverso gli avvocati difensori Luigi e Alberto Corvaglia, l'imputato avrà 15 giorni di tempo per valutare di richiedere il giudizio abbreviato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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