- ho l’idea che prendersela con l’Olanda per la crisi e il mancato tetto al prezzo del gas sia un po’ riduttivo. Qui, come dicono gli esperti, mancano le “quantità”. Ovvero non ci sono i metri cubi di gas necessari al mercato, dunque è normale che il prezzo salga. Preoccupiamoci di questo, prima degli interventi finanziari
- Repubblica titola: “Fronda interna e alleati fragili: la campagna in solitaria di Letta”. Che dal gergo giornalistico si traduce così: il segretario dem per ora sembra non averne imbroccata una. Poi le urne ci diranno se è davvero così
- giusto appello di Antonio Polito ai colleghi giornalisti, ovvero di non prestare il fianco ai cronisti stranieri che in Italia cercano solo l’allarme fascismo da spiattellare in prima pagina. Io lo dico da tempo: dovremmo imparare a sbattercene altamente i cosiddetti di quello che scrivono sui quotidiani esteri. Pensate se a Parigi si preoccupassero di un editoriale di Travaglio. Suvvia…
- Lizz Truss eletta premier. Avete fatto il conto di quanti primi ministri britannici ha visto la regina Elisabetta II?
- Letta frigna come un bebè per il Rosatellum e la riduzione del numero di parlamentari, un combinato disposto che rischia di regalare una vittoria bulgara al centrodestra. Peccato che sia la legge che la riforma l'abbiano volute e votate proprio i dem. Che ora se la prendono in saccoccia. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso
- si legge nel piano italiano per tagliare il gas che rigassificatori e simili sono fondamentali "soprattutto per poter affrontare l’inverno 2023 – 2024, considerato che con molta probabilità gli stoccaggi saranno pienamente utilizzati nella stagione invernale 2022-2023 e dunque occorrerà ricostituire adeguatamente le riserve. L’insieme delle iniziative messe in campo consente di sostituire entro il 2025 circa 30 miliardi di Smc di gas russo con circa 25 miliardi di Smc di gas di diversa provenienza, colmando la differenza con fonti rinnovabili e con politiche di efficienza energetica". Tradotto: per altri due anni almeno dipenderemo da Putin
- esonerare Mihajlovic è brutto, ma giusto. In serie A sono i risultati a guidare, non il cuore. È triste, ma inevitabile.
Forse si poteva fare in un altro modo, magari si poteva attendere ancora un po'. Ma sono certo che Sinisa non vorrebbe né pietismo né vittimismo: ha sempre detto di voler essere giudicato per quello che fa, non per la sua malattia. Così è stato- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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