Come fronteggiare al meglio la minaccia del terrorismo islamico? Ci sono diverse misure allo studio, una di queste arriverà dal parlamento europeo. I dati e gli spostamenti di chi viaggia in aereo saranno schedati e conservati per almeno tre anni, e un codice verrà attribuito a ciascun passeggero, il personal number record (pnr). Questo permetterà di analizzare e incrociare meglio i dati e fronteggiare in modo più forte le possibili minacce terroristiche, rendendo più difficili gli spostamenti dei potenziali jihadisti. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ammette che questa misura ridurrà un po' la privacy, ma ciò permetterà una maggiore sicurezza.
"Oggi mi aspetto una importante presa di posizione politica sul provvedimento più importante, quello che riguarda il registro dei passeggeri", dice il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni rispondendo ad una domanda sul registro dei passeggeri aerei. "Penso - ha aggiunto - che in alcuni mesi la situazione si sbloccherà al parlamento europeo: bisogna trovare un punto di equilibrio tra privacy e sicurezza ma serve mettere al primo posto la sicurezza senza rinunciare alle libertà europee". Il Consiglio Ue Affari esteri di oggi assumerà "un’importante presa di posizione politica sul provvedimento più rilevante che riguarda i passeggeri delle compagnie aeree", ha detto Gentiloni arrivando al Consiglio Ue Affari esteri, che come primo punto all’ordine del giorno affronta il contrasto al terrorismo.
Al parlamento europeo è ferma la direttiva Pnr, passenger name record, per la creazione di un database per lo scambio di informazioni sui passeggeri delle compagnie aeree. "Io penso che in alcuni mesi la questione si sbloccherà nel parlamento europeo. C’è un equilibrio delicato fra privacy e sicurezza, ma non c’è dubbio che oggi dobbiamo mettere al primo posto la sicurezza senza rinunciare alle libertà europee", ha spiegato il ministro.
Ma quali dati conterrà il pnr? Oltre ai dati anagrafici e alle informazioni sul viaggio, anche elementi personali potenzialmente sensibili (ad esempio le preferenze sul pasto a bordo, per valutare eventuali scelte orientate dalla religione), esigenze sanitarie e metodo di pagamento del biglietto (con relativi codici). Il sistema trae spunto da quello americano, dove una mole impressionante di dati viene raccolta e incrociata, quasi in tempo reale, a partire dai viaggi in aereo (e non solo). Poter disporre di questi dati e averli incrociati di sicuro avrebbe permesso di sventare il duplice attentato di Parigi dei giorni scorsi. Ne sono convinti gli inquirenti, che chiedono più mezzi (non solo risorse) per andare a fondo nella caccia al terrorismo. Gli Usa, come dicevamo, utilizzano già queste tecniche, le hanno sviluppate e introdotte subito dopo l'11 Settembre. Lo stesso hanno fatto il Canada e l'Australia. L'Europa sino ad ora ha nicchiato, preferendo tutelare il (legittimo) diritto alla privacy, a scapito della sicurezza. Ora forse anche il Vecchio Continente si adeguerà.
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