Luigi Di Maio a Live Non è la D’Urso: "Grazie agli italiani, ma l’Italia non si chiude più di così"

Il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, interviene a "Live non è la D'Urso", per anticipare le misure economiche che prenderà il governo, ma anche per rispondere ad alcune polemiche

Luigi Di Maio a Live Non è la D’Urso: "Grazie agli italiani, ma l’Italia non si chiude più di così"

Questa sera "Live Non è la D’Urso" ospita il ministro degli affari esteri Luigi Di Maio, che interviene all’inizio del programma prima di entrare in un Consiglio dei Ministri straordinario che dovrà mettere in campo gli aiuti alle famiglie e alle aziende che in questo periodo di Coronavirus sono messe a dura prova.

Ed è proprio questa la prima domanda che Barbara D’Urso gli pone a cui lui risponde chiarendo molti punti: “A breve verranno varate delle leggi che riguardano la vita di tutti i cittadini. Ad iniziare dalle Partite Iva. In questo momento nessuno sta lavorando e verrà stanziata una cifra che si aggira tra i 500 e 600 euro al mese per ogni persona fino alla fine della crisi”.

Si parla però anche di mutui e di tasse: “Rinvieremo i mutui i fidi e i pagamenti che riguardano le tasse. poi, c’è il personale medico, a cui daremo un piccolo aumento di stipendio, ma non sarà mai abbastanza. Ci sarà un bonus baby-sitter da circa 600 euro al mese, ma se sei del personale medico circa 1000 euro. Riconosceremo la cassa integrazione alle imprese con un solo dipendente. Ce la metteremo tutta - continua poi Di Maio rassicurando -e nessuno perderà il lavoro”.

Questo ovviamente l’argomento principale che sta interessando tutta la popolazione, ma ce ne sono anche altri che toccano punti molto importanti in questo momento. Come ad esempio quello del materiale di supporto medico, come mascherine o respiratori polmonari che in questo momento stanno scarseggiando mettendo in grande difficoltà medici ed infermieri.

"Abbiamo firmato un contratto per le mascherine con la Cina - racconta Di Maio - stanno arrivando nuovi ventilatori, fondamentali per dare supporto al personale medico. Per le mascherine il contratto è stato firmato oggi, la produzione è molto veloce, nei prossimi giorni arriveranno. Il nostro obbiettivo è accrescere la quantità di mascherine e ventilatori. E’ difficile in questo momento perché molti paesi del mondo hanno bloccato alle dogane il nostro materiale e lo hanno requisito per le proprie nazioni. Vale anche la chiusura per i nostri prodotti Made in Italy, se loro controllano noi, noi controlliamo loro” e lancia poi un appello condiviso anche dalla padrona di casa: “Bisogna comprare italiano, dobbiamo aiutare lavoratori e imprenditori”.

E prima di andare, l’ultima domanda sulla chiusura delle nostre città. “Pensa che ci saranno misure ancora più restrittive?" Gli chiede Barbara D’Urso “Ho parlato anche con le altre nazioni, e le misure che stiamo adottando in questo momento sono le più rigide di tutte.

Se chiudiamo le imprese non possiamo rifornire i negozi. Sono sicuro ce la faremo, ho conosciuto in questi giorni scienziati e medici che stanno lavorando per noi e colgo l’occasione voglio ringraziare gli italiani per aiutare i medici rimanendo a casa”.

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