Puntuale, come un orologio svizzero, con l’arrivo dell’autunno, fa nuovamente capolino l’argomento Covid-19, oggetto di una nuova circolare del ministero della Salute, molto probabilmente l’ultima del titolare del dicastero Roberto Speranza. Prima l’estate e poi le elezioni politiche avevano fatto sì che si abbassassero i riflettori sugli effetti del Coronavirus, ma adesso nella premessa del provvedimento, ancora una bozza al vaglio delle Regioni, si legge che “la pandemia non è ancora terminata”. L'ondata estiva di Covid-19, causata da Omicron BA.4 e BA.5, secondo i funzionari del ministero, potrebbe peggiorare con l’arrivo del freddo. In tal caso, se ci fosse un “grave impatto clinico e/o sull'assistenza sanitaria e/o sul funzionamento dei servizi essenziali”, si potrebbe tornare a rendere obbligatorio l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi.
L’utilizzo dello smart working come risorsa anti Covid-19
Ripristinare l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione individuale significherebbe fare un grosso passo indietro dopo il via libera alla cancellazione delle restrizioni avallato dallo stesso ministero della Salute ma, a quanto pare, il governo non sembra essere tranquillo. Nella circolare, infatti, c’è scritto che se i casi di ricovero per Covid-19 dovessero aumentare “si potrà valutare l'adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti”. Per il ministero, “diversi fattori contribuiscono a rendere incerte l'evoluzione epidemiologica e le ricadute sul sistema sanitario in termini di domanda di assistenza”.
La preoccupazione per la comparsa di nuove varianti
Il timore è che la malattia possa diventare più aggressiva con la stagione fredda e con l’arrivo di nuove varianti, facendo aumentare anche la gravità clinica dei casi. “Sebbene l'evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile – è evidenziato nella bozza del documento – il nostro Paese deve prepararsi, per il terzo anno consecutivo, ad affrontare un autunno e un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute”. Per questo diventa indispensabile “evitare la congestione delle strutture sanitarie limitando l'incidenza di malattia grave, proteggendo soprattutto le persone più fragili e influendo su fattori modificabili per cui i sistemi sanitari e la società devono continuare ad adattare la loro risposta all'andamento epidemico del Sars-Cov-2”.
La campagna vaccinale
La circolare fa anche riferimento alla vaccinazione. “Nella stagione autunno-inverno 2022-2023 – è sottolineato nel provvedimento – l'obiettivo della campagna vaccinale sarà quello di continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dalla ospedalizzazione”. Per questo motivo sarà prioritario, sempre secondo il ministero,“considerare nella preparazione e nell'attuazione delle nuove strategie vaccinali una serie di fattori tra i quali la prosecuzione della campagna vaccinale in corso, colmando le lacune nella copertura vaccinale del ciclo primario e dei booster raccomandati”.
Infine, si dovrà gestire il tracciamento della malattia, con la ricerca dei contatti e la quarantena per quelle persone a rischio di malattia grave e nei luoghi, come gli ospedali, dove la protezione è fondamentale. Speranza, in ogni caso, gettando acqua sul fuoco, ha dichiarato che nell'immediato non verrà pubblicata nessuna circolare, nonostante si continuerà a monitorare con attenzione il quadro epidemiologico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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