Rifugiati e richiedenti asilo non vanno incolpati per quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato a Parigi, quando diversi commandos di terroristi hanno attaccato la capitale francese provocando almeno 129 morti.
A dirlo è l'Unhcr, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati: "Siamo preoccupati che alcuni Paesi possano sospendere i programmi di aiuti" per i migranti, ha dichiarato il portavoce dell-organismo Onu, Melissa Fleming.
"Temiamo che alcuni Paesi possano rivedere gli impegni presi in passato a favore dei profughi - ha spiegato la Fleming - O addirittura promuovere la costruzione di muri e barriere di confine. È intollerabile demonizzare tutti i rifugiati come se si trattasse di un'entità unica: si tratta di un atteggiamento pericoloso che contribuisce ad alimentare xenofobia e paura."
La portavoce dell'agenzia Onu per i rifugiati ha inoltre ricordato che "non è ancora stato confermato" che alcuni degli attentatori di Parigi possano essere entrati in Europa con il flusso dei migranti.
La soluzione, suggeriscono dall'Unhcr, è quella di implementare le procedure di registrazione degli arrivi in Grecia e Italia, oltre che di favorire il
piano di ricollocamenti dei centosessantamila migranti interessati dal piano delle cosiddette "quote", che dovrebbero redistribuire i richiedenti asilo in modo più equo tra i vari Paesi dell'Unione Europea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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