Brennero, Renzi a Vienna: "Se viola regole risponderemo"

Il commissario Avramopoulos chiede spiegazioni agli austriaci sulla chiusura del Brennero

Brennero, Renzi a Vienna: "Se viola regole risponderemo"

Al commissario per gli Affari interni Dimitris Avramopoulos non è piaciuta per nulla la decisione dell'Austria di chiudere il Brennero. Una mossa unilaterale contro cui si scaglia oggi, in un'intervista alla Stampa in cui riferisce di avere chiesto al governo di Vienna "un testoche spieghi cosa stanno facendo e perché" e di avere pronta una lettera formale.

"Non credo ci sia una mancanza di fiducia", dice Avramopoulos, convinto che il problema più serio al momento sia quello della Sicurezza e che i Paesi dell'Unione Europea dovrebbero iniziare quanto prima a mettere in comune il lavoro delle loro intelligence, per garantire un'adeguata diffusione delle informazioni rilevanti nella lotta contro il terrorismo.

Intanto, in una lettera aperta inviata a Repubblica, il presidente austriaco Heinz Fischer parla di voci "false e fuorvianti" in relazione alle notizie sulla chiusura del confine con l'Italia. Assicura che di "strappi" con Roma non ce ne sono e difende comunque le "misure aggiuntive" rese necessarie da una "assenza di un'efficace protezione dei confini".

Sul tema è intervenuto anche il premier italiano. "Agli amici austriaci dico che il Brennero non è solo il tunnel per collegare i nostri Paesi, il Brennero è un luogo di lavoro per molte aziende, ed è un simbolo. Non faremo finta di nulla se qualcuno viola le regole.

L'amicizia è un grande valore il rispetto del regole è alla base dell'amicizia. Il Brennero non può diventare oggetto di competizione, le regole vanno rispettate, non faremo finta di nulla se si violano regole ma sono fiducioso che non si farà", ha dichiarato Matteo Renzi.

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