Ovviamente, dopo la giustificazione (piuttosto traballante) della prefettura francese in merito allo scofinamento dei gendarmi che scaricano i migranti sul nostro suolo, non poteva che arrivare la replica del ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini.
Il caso ormai è conosciuto. Ieri mattina, intono alle 9.30, la polizia francese ha caricato su una camionetta tre immigrati e li ha scaricati (senza pensarci più di tanto) a Claviere. E dopo averli scaricati, ha indicato loro la strada per addentrarsi nel nostro Paese. Il filmato è stato girato da un cittadino di Claviere e in men che non si dica ha fatto discutere. Il ministro dell'Interno ha immediatamente chiesto risposte, risposte che sono arrivate 24 ore dopo da Parigi. La prefettura delle Alte Alpi se ne lava le mani spiegando che quello di ieri non è uno sconfinamento, ma un respingimento concordato. "Questo video - scrivono in una nota - mostra una procedura di non ammissione alla frontiera sotto tutti gli aspetti, secondo la prassi accettata tra la polizia francese e la polizia italiana, come previsto dal diritto europeo. Secondo la procedura, la stazione di polizia di Bardonecchia è stata informata immediatamente". Un respingimento concordato, dicono (loro) appunto.
La balla colossale di Parigi è lunga, molto lunga. La prefettura francese, infatti, spiega di aver fermato i tre migranti "sul confine francese" sul punto di demarcazione del confine franco-italiano. E poi li avrebbe portati in Italia perché privi di documenti e in Francia non li vogliono. Così li hanno messi sulla camionetta e via... in Italia. E non contenti del proprio operato, si sono pure messi ad indicare la strada "più sicura" per il Belpaese.
Il commento di Matteo Salvini
Ora, puntuale come sempre, arriva la risposta di Matteo Salvini. Che alla balla colossale non ci sta. "La Francia - tuona il ministro Salvini - ha comunicato di voler consegnare un gruppo di immigrati alle 9,49 di ieri, peccato li avesse già abbandonati in territorio italiano. Non solo. Non c’è alcun accordo bilaterale Italia-Francia, scritto e ufficiale, che consenta questo tipo di operazioni. Se Parigi parla di 'prassi' ne deve rispondere il governo precedente: ora l'aria è cambiata e non accettiamo che vengano portati in Italia degli extracomunitari fermati in territorio francese, senza che le nostre forze dell’ordine possano verificarne l’identità".
Il leader della Lega non ama le prese in giro. Ormai è chiaro. Già in un altro episodio di sconfinamento dei gendarmi francesi non aveva accettato le loro scuse.
E ora rincara la dose: "L'ennesimo abuso transalpino, che ha approfittato anche della buonafede della nostra polizia, avrà conseguenze: per nostra iniziativa a Claviere sono già state inviate delle auto di pattuglia per controllare e presidiare il confine. Dalle parole ai fatti".La Francia propone un incontro
In serata le agenzie di stampa battono la notizia che il governo francese ha proposto un incontro all'Italia per cercare di ottenere una migliore cooperazione al confine.
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