Leoluca Bagarella ha vinto di nuovo. Il Tribunale di sorveglianza di Sassari gli ha, infatti, concesso la possibilità di scrivere una lettera al cognato Totò Riina, il “capo dei capi” della mafia corleonese arrestato nel 1993.
Bagarella, pluriergastolano per la strage di Capaci, gli omicidi del capo della Squadra mobile di Palermo, Boris Giuliano e del piccolo Giuseppe Di Matteo, aveva già ottenuto, grazie a una sentenza Corte europea dei Diritti umani, di poter inviare
lettere al nipote. Ora, come racconta l'Unione Sarda, il boss arrestato nel 1995 con il 41 bis potrà scrivere a Riina con cui è imparentato dal 1974, ossia da quando sua sorella sposò il “capo dei capi” seguendolo nella latitanza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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