Una mail finita all'idirizzo sbagliato scatena una tempesta su Marco Travaglio. La svista è successa all'ex magistrato Bruno Tinti, collaboratore del Fatto quotidiano, di cui è stato fondatore e azionista con l'8% di quote in tasca. Un'email privata di Tinti diretta a un amico è diventata pubblica avendola ricevuta diversi magistrati.
Tinti scrive rivolgendosi all'ex collega Felice Lima, riporta Dagospia, e gli comunica di averlo inserito in una ristretta cerchia di destinatari dei suoi articoli in anteprima: "Se ti va - scrive Tinti - li puoi leggere senza comprarti il Fatto che, almeno per me, è diventato una lettura insopportabile".
Peccato però che l'email non sia arrivata soltanto a Lima, ma a tutti gli iscritti alla mailing list dell'Associazione nazionale magistrati. Della mail ne è venuto a conoscenza anche il Fatto. E potete immaginare l'imbarazzo di Travaglio quando l'ha letta...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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