- la signora Giuseppina fa l’esame di terza media a 81 anni. Brava lei: io non so se lo passerei
- mai far infuriare un contadino di Acireale. Giuseppe B., 72 anni, ha pizzicato due ragazzi mentre gli rubavano alcuni limoni, ha preso la pistola che teneva sotto il cuscino e ha ammazzato i due banditi. Poi ha preso i corpi nel podere, li ha caricati sulla carriola e li ha spostati
- quando chiedono a Letta se Di Maio può entrare nel Pd, lui risponde: “Prematuro parlarne”. Il che non è un “no”, dunque se ne discuterà. Quindi c'è davvero il rischio di vedere quell del "mai col partito di Bibbiano" finirebbe candidato col partito di Bibbiano? Sarebbe meraviglioso. O forse tragico
- meravigliosa parabola di Luigino: entrato in Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno, si ritrova nella scatoletta col simbolo per i suoi gruppi fornito da Tabacci, ex democrazia cristiana. Straordinario
- discorso serio di Monsignor Zuppi, neo presidente della Cei: “Meloni premier? Non ho preclusioni per nessuno, la volontà del popolo è sovrana”. Lo spieghi a Repubblica e ai vertici dei partiti di sinistra, convinti che essere di destra sia tipo motivo di esclusione democratica
- imbarazzante pubblicità turistica: “Io amo il mare dell’Umbria”, che il mare non ce l’ha, con tanto di foto di una tuffatrice che si getta testa all’ingiù sulla piazza della basilica maggiore di Assisi. Orripilante
- Calenda: “Pd magnete dei rottami”. Genio
- tre italiani scelti al draft Nba, l’Olimpo del basket mondiale. Due vengono dalle giovanili nostrane, uno è italo americano. Lui, Paolo Banchero, si è presentato sul podio come prima scelta assoluta con un abito viola costellato di non si sa bene cosa di sbrilluccicante. Fortissimo, cestisticamente. Ma outfit decisamente rivedibile
- prima defezione nel gruppo Insieme per il Futuro alla Camera. A due giorni dalla costituzione, Vita Martinciglio lascia e torna al M5S. Lo ha comunicato la stessa deputata ai colleghi di Ipf. Manco il tempo di nascere che già lo abbandonano
- la Corte Suprema americana, come ampiamente atteso, cancella la sentenza che rendeva l’aborto un diritto costituzionale: gli Stati, cioè gli eletti democraticamente, potranno decidere se vietarlo. Piccolo appunto, prima di cominciare a leggere i vari commenti: non si tratta di un “attacco” a nulla, né di una “violenza” verso chissà chi, né di un “sopruso”.
È solo la legittima scelta di un Tribunale che, come spesso accade in America, stavolta era a maggioranza repubblicana. Può succedere. E se qualcuno è contrario all’aborto non è retrogrado, ha solo un’idea diversa dalla vostra- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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