Maltempo, in Italia cade un terzo dei fulmini europei

Al Nord e al Centro continua l'ondata di maltempo

Maltempo, in Italia cade un terzo dei fulmini europei

Settembre è iniziato all'insegna del freddo e dei fulmini temporaleschi che, soprattutto al Centro Nord, hanno causato danni e allagamenti. E il tempo non sembra destinato a migliorare nei prossimi giorni, dato che la perturbazione non abbandonerà ancora l'Italia, secondo le previsioni dell'Aeronautica militare.

Nelle Marche, due bombe d'acqua hanno colpito le coste, come è successo anche in Friuli Venezia Giulia e in Veneto. Pioggia intensa al Centro e al Nord, neve sulle Alpi e nuvole temporalesche con tanto di fulmini stanno invadendo l'italia.

La corrente che arriva dall'Atlantico, dopo essersi insediata al Nord, scenderà nelle regione Meridionali, dove l'aria è calda: lo scontro tra il blocco di aria fredda e calda è all'origine degli eventi atmosferici e, in particolare, dei temporali. I temporali portano con loro i fulmini, che hanno colpito varie parti d'Italia negli ultimi giorni: c'è quello che è caduto sul campanile della chiesa a La Spezia, quello che ha colpito una centralina di Roma, e poi altri due che hanno costetto due aerei ad atterrare a Bari, invece che a Napoli.

Secondo Météorage, un sito francese che si occupa di rilevare i fulmini, l'Italia è il Paese europeo su cui cadono il maggior numero di lampi: almeno un terzo di quelli che si registrano in tutta Europa. A detta del Corriere della Sera, nei primi otto mesi di quest'anno, in Europa si sono registrati 29,5 milioni di fulmini, di cui ben 8.6 milioni sono caduti sull'Italia, poco meno di uno su tre appunto, con un picco nei mesi di luglio e agosto, quando l'aria è più calda e lo scontro con le correnti fredde è più violento.

È probabile che le saette aumenteranno nel nostro paese, dato che

a causa del riscaldamento globale sono in aumento i fenomeni naturali più estremi: i temporali sono e saranno sempre più violenti, per cui di conseguenza la caduta di sette potrebbe essere più frequente.

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