Sfregiato dall'acido perde il lavoro. "Non mi vogliono, li imbarazzo"

"Vedo nel volto della gente l’imbarazzo, appena mi presento. Non riesco a sostenere lo sguardo delle persone, ogni mattina vorrei spaccare lo specchio".

Con queste parole Antonello Mele, un ex dirigente del Crédit Agricole, esprime il suo stato d'animo. L'uomo non ha mai voluto raccontare la sua terribile storia a nessuno, si è sempre vergognato. Ma ora ha deciso di "liberarsi", solo così può ricominciare a vivere.

"Era il 21 settembre 2009, una piovosa giornata autunnale. L'anno era iniziato da incubo con minacce anonime, pestaggi e intimidazioni di cui non sono mai riuscito a capire l'origine" - racconta l'uomo al Corriere della Sera.

Quella mattina Antonello era uscito di casa per accompagnare il figlio a scuola, ma venne colpito da un getto di acido in pieno volto. L'uomo si accasciò a terra urlando per il dolore, mentre il figlio lo guardava impetrito. Da quella terribile giorno sono passati 7 anni, 24 operazioni e una sentenza. La sua vita è cambiata completamente.

L'esecutore materiale non è mai stato trovato, mentre il mandante è l'ex marito della donna, Lucia Mazzoleni, con cui Antonello ha una relazione. Lucia, dopo il 21 settembre, è stata minacciata da telefonate anonime: "Ti laviamo la faccia, a te e ai tuoi figli, come abbiamo fatto con il tuo compagno".

L'ex marito era stato condannato, in primo grado, a dieci anni di carcere, ma questa pena non è mai scontata. Doveva anche versare 500mila euro di risarcimento in favore di Antonello, ma non è successo. L'uomo è rimasto impunito ed è libero di miancciare la famiglia Mele.

Ma l'assurdità di questa vicenda non si esaurisce qui: Antonello, dopo tutto quello che ha subito, ha anche perso il suo posto

in banca. Inizialmente, la decisione dei suoi superiori non l'aveva scoraggiato. Ma dopo 172 colloqui falliti, Antonello sta perdendo le speranze. Il suo curriculm piace a tutti, il suo volto un po' meno.